Padova, negano la chemio alla figlia: emergono le dure motivazioni della condanna

A Padova i genitori di Eleonora Bottaro negano la chemio, curando la leucemia con un metodo alternativo. Ora emergono le motivazioni della loro condanna

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Due genitori di Padova hanno deciso di non far fare la chemio alla figlia, sperando di poterla salvare con un metodo alternativo. Ecco le motivazioni della loro condanna.

La storia di Eleonora Bottaro

Eleonora è morta nel 2016 all’età di 17 anni a seguito di una leucemia. La ragazza non è mai stata curata con una chemio, in quanto i genitori hanno deciso di provare con un metodo alternativo e non devastante.

Il metodo in questione è il metodo Hamer con l’ausilio di sole vitamine e cortisone. La ragazza non ha avuto la giusta cura per il suo male e per questo è deceduta ancora prima di diventare maggiorenne.

Le motivazioni della sentenza

A Giugno sono stati condannati a due anni di reclusione i genitori della giovane ragazza, con l’accusa di omicidio aggravato dalla prevedibilità dell’evento.

Ora emergono le motivazioni di tale accusa:

“l’ordinamento non pone il diritto di vita o di morte dei figli nelle mani dei genitori, al contrario sono custodi e devono proteggere”.

Secondo i giudici, Lino e Rita avrebbero dovuto combattere affinché la vita ricevesse le cure necessarie attivandosi prontamente:

“invece hanno fatto tutto quanto era in loro potere per sottrarla alle cure che la potevano guarire”

Secondo il Procuratore Aggiunto Valeria Sanzari – Eleonora sarebbe stata plagiata dai genitori che le hanno precluso la terapia riconosciuta in grado di poterle salvare la vita:

“la salute di un figlio non può essere lasciata al mero arbitro di un genitore che senza alcun vincolo possa adottare qualsiasi scelta”

 

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