Conviene veramente tenere i soldi sul conto corrente?

Soldi nel conto corrente? Una vecchia diceria dei nostri nonni potrebbe essere la scelta giusta. Vediamolo insieme!

conto corrente
Conto corrente

Meglio tenere i soldi sotto il materasso” dicevano i nostri nonni. Oggi con la digitalizzazione e con l’evoluzione dell’era Fintech siamo abituati a tenere al sicuro i nostri soldi sul conto corrente. Ma siamo veramente sicuri che sia una scelta davvero intelligente?

Risparmi sul conto corrente: una scelta intelligente?

È davvero “smart” tenere i soldi in banca? Beh, facendo qualche conto in tasca non si direbbe.

Con il trascorrere del tempo, i risparmi perdono valore: le commissioni bancarie e l’inflazione sono le principali cause che portano in meno di 5 anni ad un deprezzamento dell’80% al netto dell’imposta dovuta.

Dunque, se si hanno oggi circa mille euro di risparmi molto probabilmente tra 5 anni si ridurranno a 180 euro circa.

L’inflazione, la perdita di potere d’acquisto, le commissioni e gli oneri bancari erodono continuamente i risparmi dei correntisti, soprattutto dei piccoli risparmiatori.

La situazione è davvero allarmante se si ha un conto corrente presso una banca tradizionale, la situazione è migliore se si ha un conto corrente online, che appare la scelta più smart e sicuramente quella più conveniente.

Lo sbaglio dei correntisti/risparmiatori?

Il più grande errore dei correntisti/piccoli risparmiatori italiani è quello di tenere per anni e anni i propri risparmi sul conto corrente senza decidere di investirlo.

La scarsa propensione degli italiani ad investire i propri risparmi comportano danni economici e l’impossibilità di guadagnare un tasso di rendimento che varia dall’1% al 4%.

Il saggio varia a seconda della propensione del rischio, dall’importo del capitale investito e dalla durata.

Qualche conto in tasca?

Secondo i dati riportati dalla Banca d’Italia, gli oltre 1.300 miliardi di euro presenti all’interno dei conti correnti degli italiani sono destinati a deprezzarsi di 54 milioni nel caso in cui il tasso di inflazione fosse dello 0,8%.

Nel caso di inflazione al due percento gli oltre 1.370 miliardi di euro perderebbero quasi 130 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.

Quindi, è buon consiglio detenere sul conto corrente solo i soldi che servono nell’immediatezza e per vivere, ma non si devono tenere soldi nel lungo periodo.

Per esigenze di investimento è meglio optare per altri prodotti: conto deposito, PIR, PAC, ETF, etc. etc.

 

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