Cyntoia Brown esce dal carcere: a 16 anni uccise il suo stupratore, ora è una donna libera

Uccise il suo stupratore quando aveva 16 anni: da ieri Cyntoia Brown, 31enne, è fuori dal carcere dopo la grazia concessale

Cyntoia Brown
Cyntoia Brown esce dal carcere

Cyntoia Brown, oggi 31enne, esce dal carcere dopo 16 anni di reclusione. Aveva appena 16 anni quando fu violentata e costretta a prostituirsi. L’allora ragazzina nel tentativo di difendersi dal suo aguzzino, lo uccise.

Uccise il suo stupratore: Cyntoia Brown è libera

Da ieri Cyntoia torna ad essere una donna libera. Lo scorso gennaio il governatore del Tennessee, Bill Haslam le aveva concesso la grazia. Nelle passate ore però la 31enne ha varcato nuovamente la soglia del Tennessee Prison for Women dove era reclusa riassaporando la tanto attesa libertà.

La donna non potrà ancora considerarsi libera al 100% in quanto per i prossimi 10 anni sarà sottoposta a misure di libertà vigilata. Dopo essere uscita dal carcere ha rilasciato una dichiarazione a caldo alla Cnn:

“Intendo usare la mia esperienza per aiutare altre donne e ragazze che hanno subito abusi e sfruttamento”.

L’omicidio del suo stupratore

L’infanzia di Cyntoia Brown non è stata affatto semplice. Frutto lei stessa di uno stupro non ha mai potuto contare sulla madre, che la partorì quando aveva appena 16 anni. L’alcol, la cocaina e poi il carcere la allontanarono sempre di più dalla figlia che, da adolescente, fu costretta a prostituirsi dal fidanzato spacciatore.

Cyntoia finì così in un brutto giro di prostituzione. Al fine di procurarsi il denaro necessario da dare al fidanzato violento, la ragazzina fu costretta ad avere rapporti non consensuali con Johnny Allan, agente immobiliare 43enne.

Il suo “cliente” le mostrò la sua collezione di armi, poi la stuprò. In un momento di panico e con il timore di essere uccisa, Cyntoia sparò ad Allan uccidendolo. Poi scappò con le sue armi e il portafogli dell’uomo.

Le accuse e la condanna

Fu accusata di omicidio premeditato e rapina aggravata e condannata all’ergastolo. Il suo caso fece molto discutere e addirittura il processo divenne un documentario. Lo scorso anno fu avviata una forte mobilitazione social al coro di #FreeCyntoiaBrown.

La campagna in suo sostegno coinvolse diverse celebrità ed il caso fu ridiscusso fino a quando non le fu concessa la grazia.

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