“Caccia ai gay”, setta omofoba terrorizza la Russia dopo l’omicidio dell’attivista Lgbt

Setta omofoba semina il terrore tra i membri della comunità Lgbt in Russia: il macabro “gioco” e le paure dopo l’uccisione di Yelena Grigoryeva

Russia, attivista Lgbt
Setta spaventa comunità Lgbt in Russia

La comunità Lgbt in Russia è ancora ampiamente sconvolta dall’omicidio dell’attivista 41enne Yelena Grigoryeva. La donna fu trovata senza vita tra i cespugli, nei pressi della sua casa di San Pietroburgo, lo scorso 21 luglio. Dietro la sua morte potrebbe esserci l’ombra di una setta che dà la caccia ai gay?

Omicidio attivista Lgbt: l’ombra della setta

Il nome dell’attivista Yelena Grigoryeva era finito nella lista degli obiettivi di un gruppo di “caccia ai gay”, Pila, considerato una sorta di setta. Il gruppo aveva minacciato gli attivisti russi e poco dopo si era consumato l’omicidio della 41enne.

Non esiste ad oggi una prova certa del collegamento tra la morte di Grigoryeva e Pila. Gli ideali della setta, però stanno spaventando non poco la comunità arcobaleno del Paese.

“Molte persone vorrebbero in realtà fare ciò che Pila sta minacciando di farci. È emersa l’idea che uccidere le persone per il loro orientamento sessuale non è solo normale, ma nobile”.

A dirlo è stato ad AFP un altro attivista Lgbt anche lui vittima di minacce. Lo stesso ha spiegato come opererebbe Pila.

“C’è un gruppo di vigilanti che cerca di trasformare la violenza contro le persone LGBT in un gioco e che incoraggia i russi a cacciarli per sport”.

Gruppo omofobo semina il terrore in Russia

Il gruppo, secondo gli attivisti Lgbt, è attivo da circa un anno e sul proprio sito avrebbe pubblicato la lista degli obiettivi promettendo “premi” in cambio degli attacchi contro gli omosessuali.

Di recente sito e gruppo Telegram di Pila sono stati bloccati ma la setta avrebbe rivelato di voler “giocare fino alla fine”. Intanto gli attivisti hanno denunciato le autorità russe di non aver dedicato le giuste indagini alla morte della 41enne ed al gruppo omofobo.

Sebbene Pila possa essere composta non da assassini a sangue freddo, il suo pericolo resta alto, come ribadito da una portavoce di un centro di supporto Lgbt in Russia.

“Pila è pericolosa perché semina odio. Ispira le persone a commettere crimini reali”.

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