Carabiniere ucciso, le famiglie dei due ragazzi chiamano gli investigatori privati: scatta la controindagine

Scatta la controindagine per la tremenda vicenda del Carabiniere ucciso, con le due famiglie dei ragazzi che hanno preso una decisione

Carabiniere ucciso
Carabiniere ucciso

Il caso del Carabiniere ucciso si sta aggrovigliando sempre di più e, se da una parte abbiamo una vittima di accoltellamento, dall’altra ci sono due famiglie che vorrebbero fare una contro indagine.

Nuovi dettagli sulla notte dell’omicidio di Cerciello Rega

Mentre nella giornata di ieri vi abbiamo parlato dell’ultima telefonata fatta dal killer, prima di raggiungere il luogo di scambio – emergono nuovi dettagli che fanno luce su questa tragica vicenda.

La Procura ha voluto sentire alcuni Carabinieri tra i quali anche il collega che era in servizio insieme a Mario Cerciello Rega per ricostruire e mettere nero su bianco altri dettagli fondamentali.

Colloqui che hanno dato modo di confermare che Varriale – al contrario del vicebrigadiere – fosse armato al momento della collutazione. Pistola di ordinanza che è stata poi prelevata dagli investigatori per alcuni accertamenti.

Altri aggiornamenti ed interrogatori, saranno svolti durante la prossima settimana insieme all’udienza del Riesame di Natale Hjorth.

La decisione delle famiglie dei due ragazzi americani

La Stampa ha fatto emergere che le due famiglie dei ragazzi americani, sarebbero intenzionati a far svolgere una indagine parallela con l’aiuto di alcuni investigatori privati che affiancheranno gli avvocati.

Questa decisione – come riporta sempre il quotidiano – sembra essere stata presa a seguito di alcuni punti oscuri della vicenda e ai loro dubbi sul fatto che le indagini siano state lasciate agli stessi Carabinieri. I genitori dei due ragazzi americani si crede abbiano qualche dubbio sulla condotta lineare dell’indagine e dell’oggettività dell’arma – visto quanto accaduto.

Durante l’ultima conferenza stampa tenuta insieme al legale rappresentante della famiglia Elder, confermano:

“speriamo che la verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa”

Evidenziando che credono l‘opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto degli eventi.

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