Sea Watch, confermato il divieto di sbarco: ricorso della Ong respinto

La Sea Watch ha ricevuto una netta porta in faccia in merito al ricorso per gli sbarchi dei migranti, restando in stand by a pochi passi da Lampedusa

Sea Watch
Sea Watch – repertorio

Il ricorso della Sea Watch non è stato preso in considerazione, mettendo luce sul massimo divieto di sbarco per i migranti e lasciando la nave in balia del mare – a pochi chilometri da Lampedusa.

Il divieto di sbarco per la Ong

Il respingimento del ricorso è stato effettuato da parte del Tar del Lazio, nonostante la presentazione urgente per contestare il divieto di entrata attraverso le acque territoriali.

La nave si trova a 16 miglia da Lampedusa – sud – e dopo sette giorni di navigazione con 43 migranti a bordo tutto resta in attesa.

Il decreto sicurezza bis non è stato confermato solo dal vice premier Matteo Salvini, ma anche dai ministri della difesa e dei trasporti – Trenta e Toninelli.

Ipotesi di reato e favoreggiamento

Oltre ad aver ricevuto una porta in faccia in merito al ricorso e richiesta di sbarco, la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per ipotesi di favoreggiamento nella immigrazione clandestina – contro ignoti.

Ma la questione rimbalza anche verso la Germania, che ora si trova a dover capire se accettare lo sbarco e l’arrivo di questi migranti o meno. Sono 50 le città tedesche che si sono offerte volontarie per l’accoglienza, nonostante il ministro dell’Interno Seehofer non ne voglia sentir parlare.

Der Spiegel evidenzia che la Commissione Europea non esclude una soluzione con un coordinamento serrato e ben distribuito. Non resta che attendere degli aggiornamenti in merito a questo tira e molla infinito. 

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