Knorr, il dado si sposta in Portogallo: 76 persone licenziate in Veneto

La chiusura dello stabilimento Knorr Veneto è una notizia non inaspettata ma scongiurata sino all’ultimo: e ora cosa succede?

Knorr
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La Knorr in Veneto chiude i battenti lasciando 76 persone a casa? Questo è quanto dichiarato, per sostenere il futuro. Ecco tutti i dettagli

La chiusura dello stabilimento Knorr in Veneto

Una decisione che ha lasciato senza parole molte persone, soprattutto i 76 dipendenti dello stabilimento Veneto – che ora si potrebbero ritrovare a piedi da un momento all’altro.

La Unilever – multinazionale – ha aperto la procedura per il licenziamento dei 76 dipendenti che lavorano a Sanguinetto e impiegati nella produzione del dado.

Nella giornata di ieri gli stessi hanno indetto uno sciopero generale, accompagnati dalle sigle di categoria che hanno quasi la certezza di uno spostamento della produzione in Portogallo.

L’azienda in un secondo momento ha smentito:

“smentito in modo categorico la chiusura totale dello stabilimento”

La decisione di Unilever per lo stabilimento veneto

Come si evince anche da TgCom24, la multinazionale smentisce la chiusura totale dello stabilimento, che da lavoro a circa 160 dipendenti. Evidenzia inoltre una negazione verso lo spostamento della produzione e dell’abbandono del suolo italiano.

La nota sottolinea:

“la razionalizzazione riguarda solamente l’area relativa ai dadi e non altre produzioni”

Mettendo in luce che la diminuzione nella richiesta, porta un peso all’attività dello stabilimento veneto.

Continua poi dicendo che questo tipo di manovra si rende necessaria per garantire un futuro allo stabilimento stesso, con nuove idee per il futuro:

“la produzione dei dadi in gel – unico al mondo –  o granulare e marmellate”

Come andrà a finire?

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