Infermiere killer, 85 omicidi: “Tentava di rianimarli per farsi elogiare”

Una storia folle e scioccante quella dell’infermiere killer che ha ucciso 85 pazienti, solo per farsi elogiare dai colleghi se fosse mai riuscito a rianimarli. Ma cosa ha combinato?

Infermiere killer
Infermiere killer

Una storia che sta sconvolgendo tutti, facendo emergere la vera natura di questo infermiere killer e la motivazione che lo spinse ad uccidere tantissimi pazienti.

L’infermiere che uccise 85 pazienti

Ci troviamo in Germania e Niels Hogel, che ha terrorizzato il mondo intero con questa vicenda, lavorava in due cliniche ovvero la Oldenburg e la Delmenhorst.

Il quotidiano Deustsche Welle ha evidenziato che le sue vittime avevano un’età compresa tra i 34 e i 96 anni, tutte in gravi condizioni e alcune in via di recupero.

Cosa faceva Hogel? Iniettava nel corpo delle sue vittime dei farmaci che inducevano all’arresto cardiaco. Una volta fatto questo, tentava la loro rianimazione così da farsi elogiare e passare come l’eroe del giorno.

Qualcosa però sembrava strano nel tempo, così è stato controllato e accusato di omicidio. 

L’accusa e la condanna all’ergastolo

La svolta arriva proprio durante il suo processo, dove nella giornata di ieri ha confessato di aver ucciso circa 100 pazienti – ma gli inquirenti sospettano che il numero raggiunga i 300.

La sentenza ha dato ragione agli inquirenti e Hogel è stato accusato di omicidio e deve scontare l’ergastolo. Bisogna evidenziare che l’uomo stesse già scontando l’ergastolo, quando – a seguito della sua confessione – è stato aggiunto anche il capo di accusa per altri 85 decessi accertati.

Il killer ha voluto parlare con i parenti delle vittime, proprio all’interno del Tribunale di Oldenburg e riportato da Bild:

“mi piacerebbe scusarmi, sono perseguitato giorno e notte da vergogna e rimorso”

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