Yara Gambirasio, svelati i dettagli raccapriccianti dell’omicidio di Massimo Bossetti

Yara Gambirasio, ecco svelato come Massimo Bossetti ha compiuto il terribile delitto: dettagli raccapriccianti che raccontano di un delitto premeditato

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti
Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Sono emerse delle novità riguardanti l’omicidio di Yara Gambirasio dalla Suprema Corte di Cassazione che svelano le modalità con le quali Massimo Bossetti ha ucciso la ragazza.

Le novità sul caso di Yara Gambirasio

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, sono emersi nuovi dettagli che riguardano le modalità con le quali è avvenuto il rapimento e l’omicidio della ragazza.

Yara Gambirasio, 13 anni, scomparve a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, il 26 novembre del 2010. Ritrovarono il suo corpo a Febbraio a 10 km da Brembate di Sopra.

L’autopsia rivela numerosi colpi di spranga sul corpo, un trauma cranico, una profonda feria al collo e sei ferite da arma da taglio.

Dopo numerose indagini viene arrestato ed incriminato Massimo Bossetti.

Ecco quanto riportato dalla relazione della Corte di Cassazione:

Dopo aver prelevato la ragazza e averla stordita, l’ha trasportata nel campo di Chignolo d’Isola” 

E continua dicendo:

Bossetti  è passato e ripassato davanti alla palestra del centro sportivo proprio in perfetta coincidenza con l’uscita della ragazza.

Ma non solo questo, infatti anche l’assenza di un alibi e gli elementi indiziari emersi uniti all’orario di ritorno a casa fanno capire che Bossetti ha avuto il tempo necessario per commettere l’aggressione e l’omicidio.

Massimo attualmente si trova nel carcere di Bergamo per omicidio e sta scontando la sua pena ovvero l’ergastolo. Bossetti ha chiesto le possibilità di essere trasferito in un altro carcere in cui può svolgere un mestiere ed oggi è arrivato il trasferimento.

Yara: ”Ci sono nuovi elementi”, la prova decisiva del DNA

E’ stata eseguita dalla Corte la prova del Dna, hanno comparato il campione genetico catalogato come ”Ignoto 1” trovato sulle mutande della ragazza e quello di Bossetti ed il risultato è: piena coincidenza.

Questo ha valore di prova piena, La probabilità di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico equivale a un soggetto ogni 3.700 miliardi di miliardi di miliardi di individui.

Nonostante le prove schiaccianti Bossetti continua a dichiararsi innocente ed il suo avvocato ha annunciato di voler far ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo.

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