Milano, modella rapita e venduta all’asta rompe il silenzio: “Chiusa dentro un borsone”

E’ in corso il processo per la modella rapita a Milano, dove ha rotto il silenzio e raccontato i drammatici momenti con il suo rapitore

Milano, modella rapita
Milano, modella rapita e venduta all’asta

La modella rapita a Milano – Chloe Ayling – si è ritrovata nuovamente faccia a faccia con il suo rapitore durante il processo, per raccontare tutti i dettagli tra le lacrime.

Il rapimento e la vendita all’asta della modella inglese

A luglio 2017 Chloe è stata chiamata nel cuore della città per un servizio fotografico.

Una volta arrivata nello studio non ha trovato nessuno, se non una persone che le ha messo una mano alla bocca e stordita. Successivamente, nonostante lei provasse a difendersi, viene fatta addormentare con qualcosa iniettato sotto pelle e da quel momento inizia il vero e proprio incubo.

Nella giornata di ieri si è svolto il processo a carico dell’accusato Lukasz Pawel Herba, condannato in primo grado con una accusa di 16 anni e 9 mesi di carcere.

Il processo e il racconto della modella rapita a Milano

Chloe, che ha sempre cercato di mantenere il riserbo sulla vicenda creduta anche falsa in un primo momento, ha raccontato i dettagli in videoconferenza dall’Inghilterra.

Evidenzia di essersi risvegliata in uno spazio ristretto, comprendendo dopo poco di essere stata messa dentro un borsone e che si trovava dentro il bagagliaio di una macchina.

Due uomini mascherati l’hanno poi tenuta prigioniera per una settimana a Milano, poi in provincia di Torino – in una baita isolata.

Un vero e proprio incubo che è sfociato in una tentata vendita all’asta della giovane e il salvataggio successivo.

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