Carcere di Campobasso, rivolta dei detenuti: tra urla e ferri battuti

Al Carcere di Campobasso una vera e propria rivolta da parte dei detenuti, tra urla e ferri battuti. Cosa è accaduto?

Carcere di Campobasso
Carcere di Campobasso

Notte difficile al Carcere di Campobasso per le proteste dei detenuti che hanno tenuto banco, facendo immaginare il peggio. Ora l’allarme è rientrato, ma perché queste richieste?

La rivolta dei detenuti di Campobasso

Sono circa 28 i detenuti che hanno attuato un movimento di protesta, chiudendosi all’interno del loro settore da soli.

Non ci sono stati agenti presi in ostaggio o feriti, in quanto il loro obiettivo era farsi ascoltare senza far del male o attuare azioni che avrebbero potuto compromettere la loro vita in carcere.

Il Segretario del Sindacato agenti penitenziari – Aldo Di Giacomo – ha dichiarato, come si evince da Ansa:

“ci potrebbero essere problemi con la diminuzione di alcuni benefici”

La rivolta è quindi portata da una limitazione di alcuni benefici, come le telefonate, nonché ad un sovraffollamento del carcere stesso.

Sempre secondo Ansa e Di Giacomo, alcuni detenuti sono stati costretti a dormire per terra su dei materassi vista la presenza corposa di 180 detenuti.

Da non considerare troppi come capienza, ma per lo spazio che c’è nelle celle – diventando così difficile da gestire. Non solo, infatti nell’ultimo periodo i nuovi arrivi hanno destato non pochi problemi, essendo detenuti considerati border line (tossicodipendenti o con problemi psichici).

Da fuori l’atmosfera era particolare, dove si udivano grida e ferri battuti.

Il colloquio con la direttrice del carcere

Dopo una notte molto agitata, la direttrice del carcere è intervenuta per avere un colloquio con i detenuti. I contenuti sono secretati, ma sembra che tutto si sia messo a posto.

Non ci sono stati feriti o atti di violenza, solo un colloquio per riportare l’ordine interno.

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