Sgozza la figlia di 5 giorni e le taglia un braccio, poi si giustifica: “Non volevo figli”

Davanti alla polizia uno scenario agghiacciante. Gli agenti hanno arrestato il marito convinti che l’avesse picchiata. Poi la scoperta

Hiralbahen Bhavsar
Hiralbahen Bhavsar, 29 anni, ha sgozzato la figlia di 5 giorni

Orrore in un appartamento di Little Ferry, nello Stato del New Jersey. La polizia, allertata dalla 29enne Hiralbahen Bhavsar, ha arrestato il marito dopo la sua segnalazione. La donna aveva telefonato al 911 sostenendo di essere vittima di un pestaggio da parte del coniuge, ignaro che la moglie avesse sgozzato la figlia di 5 giorni nell’altra stanza.

Sgozza la figlia mentre la famiglia è a tavola

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, chiamati a indagare su un infanticidio nel cuore del New Jersey, in quell’appartamento di Little Ferry nessuno sapeva dell’inferno che si stava consumando in camera da letto.

Hiralbahen Bhavsar, 29 anni e madre di una bambina, avrebbe sgozzato la piccola di soli 5 giorni mentre tutta la famiglia era a tavola per cena.

Poco dopo il delitto, ha chiamato la polizia chiedendo aiuto. Agli agenti ha detto di essere stata picchiata dal marito e, una volta sul posto, per l’uomo sono scattate le manette. Ma era tutta una messinscena per depistare.

La confessione dell’omicidio

Il marito della 29enne era ignaro che sua moglie avesse ucciso la loro primogenita. È stata lei stessa a confessare tutto poco dopo averlo fatto arrestare ingiustamente per maltrattamenti.

Sul corpo della neonata i segni dell’orrore. Gola e braccio tagliati con un coltello da cucina, poi l’incredibile giustificazione della madre: “Non volevo figli“.

Secondo quanti riferito dai parenti, la 29enne si sarebbe alzata durante la cena per recarsi nella stanza della neonata. Tutti erano convinti che la stesse allattando, ma verità era un’altra.

La donna si sarebbe avventata sulla piccola, senza lasciarle scampo. Su di lei ora grava l’accusa di omicidio, ma non si esclude l’ipotesi di una perizia psichiatrica e la possibilità che la difesa possa sostenere la tesi della depressione post partum, dettaglio non ancora escluso in questa terribile vicenda.

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