Agguato a Napoli, gravi le condizioni di Noemi: “Una ferita da guerra”

Dopo l’agguato a Napoli le condizioni della piccola Noemi restano gravissime e i medici descrivono quello che la piccola sta passando in queste ore

Agguato a Napoli
Agguato a Napoli

Una sparatoria che ha coinvolto più persone tra le quali una bambina. L’agguato a Napoli ha segnato nuovamente una triste pagina di cronaca dei nostri tempi.

Le condizioni della piccola Noemi

Noemi è arrivata all’Ospedale Santobono in condizioni gravissime e critiche, dopo che il colpo di pistola le ha trapassato entrambi i polmoni.

Una vera e propria esecuzione, dove lei – insieme alla nonna e alla mamma – si sono trovate in mezzo senza colpa.

Dai video diffusi in queste ore, si nota il killer che dopo averla colpita la scavalca come se fosse un pezzo inanimato, per andare a finire il suo lavoro verso il vero destinatario della pallottola.

Napoli è agguerrita contro questo atto, ma i medici sono preoccupati per le condizioni della piccola:

“una ferita da guerra”

Lo ha sottolineato il primario di chirurgia pediatrica Giovanni Scaglione, che ha eseguito la delicata operazione ed ha estratto il proiettile.

Si tratta di un proiettile di una calibro 9modello Full Metal Jacket – e come si evince da Ansa in tutto questo sembra esserci comunque uno spiraglio di ottimismo.

Sempre secondo i medici non ci sono emorragie interne e la piccola in queste ore, non ha avuto necessità di trasfusioni di sangue:

“la situazione rimane comunque critica e la prognosi riservata”

La situazione allarmante rimane proprio il danneggiamento dei polmoni, perforati, per i quali si conferma non sia stato possibile rimuovere i frammenti ossei nonché tessuto del vestito.

Il rischio più grosso è quello di una infezione, che si sta cercando di arginare con una cura di carattere antibiotica.

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