Omicidio Pamela Mastropietro, respinta la richiesta della difesa: “Non è necessario”

Il processo per l’omicidio di Pamela Mastropietro va avanti ma una richiesta specifica è stata respinta. Cosa è successo?

L’omicidio di Pamela Mastropietro è un altro dei casi di cronaca nera che sta interessando gli utenti, soprattutto perché non risulta chiaro il movente e come siano avvenute realmente le cose in quella casa.

La richiesta negata alla difesa

La difesa della ragazza ha richiesto una nuova perizia sul corpo, al fine ci capire se la sua morte è avvenuta per overdose oppure omicidio. Una domanda molto importante, soprattutto a seguito della dichiarazione spontanea rilasciata da Oseghale che non è sembrata essere chiara e lineare.

L’imputato ha confermato di averla fatta a pezzi ma non di averla uccisa e stuprata, dando la colpa ad un altro complice e alla droga assunta dalla giovane. I giudici della Corte d’Assise si ritrovano con due versioni differenti, ovvero quella dei due consulenti della procura e dei consulenti della difesa.

Mariano Cingolani e Rino Frodi – procura – ribadiscono che tramite i loro accertamenti istologici hanno escluso l’overdose e confermato le due coltellate al fegato mentre era ancora viva. Mauro Bacci e Paola Melai – difesa – sostengono invece che ci sono delle lacune proprio nella ricostruzione della difesa.

La prossima udienza per il delitto Mastropietro

La prossima udienza viene quindi fissata in data 8 maggio, con richieste da parte della procura e parti civili. E’ necessario quindi stabilire e arrivare a capire se Pamela sia morte per overdose oppure per omicidio – anche se quello che resta certo è il suo smembramento e vilipendio di cadavere da parte dell’imputato Oseghale.

Le altre udienze sono state fissate per il 15 e 29 maggio dove – come si evince da Il Resto del Carlino – si farà luce su altri dettagli emersi e la requisitoria del procuratore nonché la testimonianza della famiglia della vittima.

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