Disastro Ethiopian Airlines, la terribile verità delle scatole nere

Dopo sei minuti dal decollo si è registrato il disastro Ethiopian Airlines, ancora oggi con un alone di mistero. Ma cosa hanno rivelato le scatole nere?

Disastro Ethiopian Airlines
Disastro Ethiopian Airlines

Il disastro Ethiopian Ailines con 154 passeggeri a bordo di cui otto italiani – come abbiamo raccontato in questo nostro articolo – è stato segnato da un destino comune a tutti i Boeing 737 Max? Ecco cosa dicono le scatole nere.

L’esito delle scatole nere

I sospetti erano già molti, ma le scatole nere hanno confermato che dietro questo terribile disastro a sei minuti dal decollo ci potrebbe proprio essere il mal funzionamento del Maneuvering Characteristics Augmentation System – meglio conosciuto come MCAS.

In poche parole è un sistema software anti stallo, che entra in funzione automaticamente quando l’aereo presenta dei problemi. In questo caso specifico è entrato in attivo, creando dei problemi e lo schianto al suolo.

Il Wall Street Journal ha dichiarato che la stessa cosa sarebbe accaduta anche al disastro precedente, stesso velivolo Lion Air schiantato in autunno. Questi però sono solo i primi risultati delle scatole nere, presentati alla Faa durante un incontro – ente che indaga sul disastro – mentre si attende che le autorità etiopi rilascino il primo rapporto, entro la prossima settimana. 

Le indagini

Le indagini continuano e la Boeing ha promesso di star facendo il possibile al fine che non avvengano più disastri di tale entità, con un aggiornamento del software e verifiche a tappeto – considerando che ci sono ancora tantissimi esemplari di 737 Max nel mondo.

Proseguono dunque i rilievi e si attendono ulteriori documentazioni al fine di poter confermare o implementare ciò che le scatole nere hanno dichiarato. 

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