Emanuela Orlandi, la rivelazione choc della sorella sulla pista a luci rosse

In questi giorni l’ennesima delusione. Delusione perchè il caso non si è risolto e Emanuela ancor non ha pace. Nessuno speri sia morta Emanuela Orlandi sia chiaro, ma la sua famiglia vuole sapere e  dal ritrovamento di alcune ossa nel sottoscala di un edificio di proprietà della Santa Sede, si sperava di sapere la verità.

Il caso di Emanuela Orlandi in questi giorni ha ripreso a far interessare gli italiani, dopo che  la sorella della ragazza sparita nel nulla nel 1983 ha raccontato a Chi l’Ha Visto di Federica Sciarelli un episodio risalente a pochi giorni prima della sparizione di Emanuela.

Federica Orlandi ha raccontato di una conversazione telefonica in cui la sorella le diceva che “le avrebbero dato un compenso di 300mila lire. Io le ho detto che era impossibile che le dessero quella cifra e così è finita la telefonata. Emanuela mi disse che questa persona avrebbe aspettato fuori dalla scuola di musica per sapere se avrebbe accettato il lavoretto da fare il sabato successivo.

Nessuno poteva immaginare cosa poteva esserci dietro. Qualche giorno prima io ero sull’autobus e fui avvicinata da un uomo di nome Felix. Mi fermò chiedendomi se mi interessava fare la comparsa nel film Ultimi giorni di Pompei. Mi avrebbero pagato 100mila lire al giorno, ma io non accettai. Mi disse anche che mi avrebbe richiamato a casa, ma non lo fece”, sono le parole di Federica.

Felix è lo stesso uomo di cui parla Alfredo nel messaggio di addio scritto prima di impiccarsi al cancello di una villa: “Sono uno studente universitario, mi sono presentato a un appuntamento per prendere materiale pubblicitario per un’offerta di lavoro. In un salottino hanno offerto a me e ad altre ragazze un aperitivo. Nel bicchiere c’era qualcosa che ha spinto le ragazze a spogliarsi e noi uomini, invitate da loro, a fare l’amore. Non mi sono accorto che ci stavano fotografando”.

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