“Siete dei provocatori, non mi scuso con l’Italia”

Macron non si scusa e rilancia. Usa la parola “provocatori” per definire il Governo Conte ma intende dire, in buona sostanza, “fascisti” anche se non si spinge fino a quel punto. Il senso del suo discorso è tuttavia chiarissimo. Aquarius ha dunque aperto una crisi tra Italia e Francia che potrebbe trascinarsi per diverso tempo, se non aggravarsi. Martedì Gabriel Attal, portavoce del partito di governo La Republique En Marche, aveva definito la scelta dell’esecutivo Lega-M5s di chiudere i porti “vomitevole”.

Dopo erano arrivate le parole di Macron: “Dall’Italia cinismo e irresponsabilità”, aveva detto il capo dell’Eliseo. Cui in giornata avevano risposto sia Luigi Di Maio che Salvini. “Parlano proprio loro”, la replica del capo politico M5s. Il premier Conte ha chiesto oggi scuse ufficiali da parte dell’Eliseo, scuse che non sono arrivate.

Al contrario Macron iniste e rincara la dose: “Non posso dar ragione a che provoca” . ha dichiarato il premier francese. E ha domandato retoricamente: “Chi cerca la provocazione? Chi è che dice ‘io sono più forte dei democratici e una nave che vedo arrivare davanti alle mie coste la caccio via’? Se gli do ragione, aiuto la democrazia?“. Quindi affonda: “Non possiamo cedere alla politica del peggio nella quale saremo tutti in preda all’emozione, dando così ragione a coloro che vogliono portarci verso le strade più buie. Non dimentichiamo chi ci sta parlando e chi si rivolge a noi. Li conosciamo bene. Non lo dimentichiamo perché anche noi abbiamo a che fare con gli stessi…“. Macron si riferisce al Fronte Nazionale e il termine che sottintende è evidentemente “fascisti“.

La replica di Macron mette a dura prova le relazioni tra i due Paesi dopo che Gabriel Attal, il ventinovenne portavoce di En Marche, il movimento di Macron, in un’intervista a Repubblica aveva tentato di aggiustare il tiro spiegando di non avere “nulla contro l’Italia, forse ho usato una parola sbagliata ma è stata una reazione a caldo, vedendo quello che stava succedendo”.

“Al di là del termine usato, volevo esprimere il mio choc per una decisione che mette in gioco le vite di donne e uomini” e “vorrei contestualizzare – la frase che ho pronunciato durante un’intervista in diretta. Ho parlato innanzitutto pensando alle persone a bordo dell’Aquarius e sentendo che un ministro aveva gridato vittoria davanti una situazione umanitaria grave. Non ho nulla contro l’Italia, forse ho usato una parola sbagliata ma è stata una reazione a caldo, vedendo quello che stava succedendo. E’ evidente che c’è in Italia un’esasperazione legata all’incapacità dell’Ue di rispondere ai problemi dei flussi migratori”. Riguardo ai migranti bolccati dalla Francia a Ventimiglia Attal risponde in questi termini: “Le autorità francesi spiegano che, se la frontiera fosse aperta, probabilmente ci sarebbero ancora più migranti che tentano la traversata per poi andare verso la Gran Bretagna. Chiudere la frontiera è anche un modo di lanciare un messaggio per evitare di aumentare gli sbarchi” . In altre parole Attal dichiara che la strategia è quella di disincentivare le migrazioni verso l’Europa, esattamente quella messa in atto dal Governo Conte. “Non voglio dire che sia una situazione soddisfacente – ha aggiunto . “La soluzione si troverà solo a livello europeo”.

In serata arriva il commento di Matteo Salvini: “Macron continua istericamente la sua guerra al popolo italiano che in quanto a generosità ha poco da imparare“.

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