Porto Recanati, mattinata drammatica: i bambini non riescono a svegliare la mamma

Tragedia ad Ancona, Jennifer muore nel sonno a 28 anni: “Aiuto, mamma non si sveglia”

Quando si sono alzati dal letto, la loro mamma ancora dormiva, ma non riuscivano a svegliarla. Così hanno chiesto aiuto a una vicina che ha allertato il 118. Ma quando i sanitari sono arrivati, per Jennifer Giuliani, 28enne di origine romana, non c’era più nulla da fare. La tragedia si è consumata nella mattinata di ieri, mercoledì 2 maggio, al River Village di Porto Recanati, in provincia di Ancona, davanti agli occhi increduli dei due figli della donna, la più grande di 8 anni e il più piccolo di 2, i quali hanno raccontato che Jennifer si era sentita male poco prima di andare a dormire, ma mai avrebbero immaginato un epilogo simile della vicenda.

Secondo una prima analisi effettuata dal medico legale, il decesso non sarebbe collegato ad alcuna violenza, non essendo presenti sul suo corpo segni di traumi e colluttazioni. Sarà soltanto l’autopsia, che dovrebbe essere disposta dal pm di turno Claudio Rastrelli, a chiarire le cause della morte. Non si esclude neppure un malore alla base del decesso. Un conoscente ha raccontato agli inquirenti di aver visto la donna la sera prima “andare avanti e indietro per la strada in maniera nervosa”. La figlia più grande ha invece ricordato di come Jennifer sia caduta, dopo cena e poco prima di addormentarsi, forse a causa di un mancamento. Successivamente si è alzata e si è seduta sul divano, mentre i due bambini erano andati a dormire. Il mattino successivo, hanno provato a chiamarla invano. Ma si tratta per il momento solo di ipotesi.

Il marito della 28enne e padre dei suoi due figli, vive con la madre al settimo piano dell’edificio, dove si trova agli arresti domiciliari: c’era finito a fine febbraio, dopo che la moglie lo aveva denunciato per maltrattamenti. L’uomo, un trentenne di Roma, è comunque estraneo ai fatti: nelle stesse ore in cui la ragazza è morta aveva l’udienza di convalida del suo arresto, con l’accusa di evasione.

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