La morte di Fabrizio Frizzi ha gettato nello sconforto più totale gli amici più fedeli del presentatore, tra cui Gerry Scotti che getta un velo polemica circa la malattia del conduttore
A Chi, il magazine di Alfonso Signorini, Gerry Scotti ha rilasciato un’intervista in cui parla di Fabrizio Frizzi, un amico e collega “rivale” spesso perché in onda sulla stessa fascia oraria televisiva, il preserale. Un presentatore storico, che ha saputo rendere unico ogni programma che ha condotto. Frizzi, con il sorriso sempre pronto a risanare piccoli malumori quotidiani, ci ha fatto compagnia per tantissimi anni.
Con la sua gentilezza, Fabrizio ha saputo circondarsi di amici e persone che lo stimavano e che lo stimano, adesso solo in un modo diverso. Scotti ricorda il collega con parole dolci ma allo stesso tempo polemiche nei confronti di chi ha parlato della sua malattia:
“La bontà a volte può essere confusa con una certa dabbenaggine. A Fabrizio è capitato un paio di volte di dover mandare giù un rospo e non credo che abbia fatto bene né alla carriera né alla salute, qualche pecca nel meccanismo c’è stato e lui ha saputo passarci sopra e portare il suo impegno rimanendo Fabrizio Frizzi.”
Scotti non può non sottolineare quanto spesso il suo talento e la sua cultura siano stati limitati nei programmi nostrani. Dopo gli anni ’90 Frizzi non ha avuto più la stessa predominanza in tv ed è stato offuscato da altre stelle più giovani, meno esperte e più disposte a scendere a compromessi. Tutti sanno ormai che, in passato, Frizzi è stato ostacolato da chi era ai vertici della sua fedelissima Rai.
Scotti però sottolinea:
“Meritava certamente di più, ma penso che le signore che mi hanno baciato al suo funerale abbiano capito più di tanti altri l’importanza e il privilegio di essere come lui”.
Un privilegio che gli italiani non riservano a tutti, ma solo ai più grandi che con la loro umiltà risultano meno grandi, ma più splendenti di tutti.