Viviana e Gioele, la pista della fuga si consolida: nuovi esami e testimonianze

Una testimonianza chiave emersa solo ora e nuove evidenze scientifiche stanno portando alla svolta nel giallo di Caronia?

VIviana Parisi, tracce sul traliccio
Viviana Parisi ed il traliccio a Caronia

I dubbi sul giallo della morte di Viviana e Gioele potrebbero essere finalmente sciolti? Gli esami sul traliccio hanno dato i primi risultati e la verità su quanto accaduto nelle campagne di Caronia pare avvicinarsi ma alcuni punti nelle testimonianze non tornano.

Le testimonianze dopo l’incidente emerse solo ora

Un giallo che pare non aver fine quello che circonda la morte del piccolo Gioele Mondello e della sua mamma Vivana Parisi ritrovati cadaveri l’8 ed il 19 agosto a pochi metri da un traliccio dell’Enel nelle campagne di Caronia.

Il lavoro investigativo è tornato a ruotare attorno al momento dell’incidente nella Galleria Pizzo Turda dove è avvenuto l’impatto tra il furgoncino bianco e la Opel grigia di Viviana.

Oltre alla dinamica che potrebbe essere differente da come ipotizzato inizialmente, ad essere attentamente al vaglio sono tutte le testimonianze riferite dopo l’incidente.

Oltre ai due operai, a riferire di aver visto Viviana scendere dalla macchina sono stati anche due fidanzati, giunti nelle immediatezze. Furono gli unici a chiamare il 112: la Polizia sarebbe giunta sul posto infatti alle 11.30 ben 50 minuti dopo l’incidente.

I due fidanzati come riferito nella trasmissione Quarto Grado avrebbero detto di aver visto una donna coi capelli castani, occhiali e mascherina, scendere dall’auto ma di non aver visto nessun bambino.

All’inviata di Quarto Grado però i due operi avrebbero di recente negato anche di aver visto Viviana:

“No..non l’abbiamo proprio vista”

Altra posizione da chiarire è quella della famiglia della Brianza che avrebbe raccontato di aver visto Viviana scavalcare il guard-rail.
Il padre ed uno dei figli della coppia avrebbe tentato di raggiungere Viviana sulla collina ma avrebbe desistito subito.
Sarebbero rimasti bloccati da un muretto o da una recinzione.

Perché i soccorsi sono stati chiamati così in ritardo e non dagli operai coinvolti nell’incidente? Perché nessuno ha fermato Viviana? Gioele era davvero sul seggiolino trovato ribaltato nell’auto?

Risultati degli esami sul traliccio: trovate delle tracce

Molti sono i rilevamenti già eseguiti sia in galleria che nell’auto di Viviana e settimana prossima alcuni verranno ripetuti.
L’inviata della trasmissione di Gianluigi Nuzzi ha provato, assieme anche a Luigino Parisi e Daniele Mondello a ripercorrere le tre possibili vie che avrebbero potuto portare Viviana e Gioele fino al traliccio.

Nessuna delle vie si è dimostrata agevole da percorrere, tanto meno con un bambino in braccio e con una temperatura di più di 40 gradi.

Ora sarebbe arrivata una prima conferma grazie ad un particolare esame detto di fumo azione. A differenza di quello con il luminol, avrebbe fatto emergere particolari riguardo al traliccio.

“Il tipo di esami effettuati, irripetibili, ha permesso di trovare queste tracce..Potrebbero tracce di sudore o impronte”

Hanno dichiarato i legali di Daniele, Pietro Venuti e Claudio Mondello.
Tali tacce sarebbero due, ritrovate a 1.30 metri la prima e a 2.50 metri la seconda più deteriorata.

Se le analisi dimostrassero che sono di Viviana potrebbe prendere forza la tesi dell’aggressione di animali come sostiene la famiglia: Viviana sarebbe allora salita sul traliccio per sfuggire all’assalto.
In attesa di ulteriori risultati le indagini proseguono per scoprire cosa sia accaduto a Viviana e Gioele.

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