Viterbo, detenuto denuncia torture in carcere: “È un inferno”

Nuove ombre calano sul carcere Mammagialla di Viterbo, dove un detenuto ha denunciato abusi e torture.

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Il penitenziario in passato è già salito alla ribalta per diversi episodi di violenza perpetrati dai secondini del carcere.

La denuncia di un detenuto

Ha denunciato le violenze e le torture subite in carcere, raccontando nei minimi dettagli, in una lettera indirizzata alla compagna, le pratiche subite da parte dei suoi carcerieri.

Lo sfondo di questo drammatico scenario è il carcere Mammagialla di Viterbo, un istituto penitenziario che già in passato è stato al centro di molte polemiche e pesanti denunce.

Questa volta a raccogliere le parole del detenuto è Fanpage, che racconta la condotta violenta ed i pestaggi inflitti dai secondini al detenuto.

“Mi hanno messo in isolamento. La sera vengono in quattro e si divertono a squagliare la plastica sulle mie mani, un inferno”

sono solo alcuni dei drammatici passaggi della lettera che Valerio ha inviato alla compagna, dal carcere di Viterbo.

In quel penitenziario Valerio è arrivato solo qualche mese fa, dopo la fine del lockdown e, stando alle sue parole, l’uomo vive ormai un inferno quotidiano.

La denuncia della compagna

La donna ha quindi deciso di sporgere denuncia, ma i Carabinieri l’avrebbero inizialmente invitata a lasciar perdere. Quindi Sara, questo il nome della donna, si è rivolta ai militari dell’Arma di Ardea, che hanno accolto la sua richiesta e le hanno permesso di sporgere denuncia.

Alessandro Capriccioli, consigliere regionale dei Radicali + Europa, spiega che ormai da mesi si è in attesa di una risposta da parte della Procura che sta conducendo le indagini sui presunti pestaggi e violenze nel carcere di Viterbo.

Quella di Valerio è solo l’ultima di innumerevoli denunce sporte contro i secondini del penitenziario laziale, che, ciclicamente torna sotto i riflettori per le condotti immorali dei carcerieri.

 

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