Bruno Vespa svela il dramma del figlio Federico: ‘un male poco trattato nel nostro Paese’

Bruno Vespa, storico giornalista di Rai Uno, nella sua ultima pubblicazione parla dei legami con la sua famiglia e del dramma del figlio Federico.

Federico Vespa

Giornalista televisivo, Bruno Vespa ha raccontato i tanti drammi della cronaca italiana e straniera.

Non può non essere riconosciuto Bruno Vespa,  storico giornalista di Rai uno, nonché scrittore di innumerevoli libri e conduttore dell’ormai famoso Porta a Porta, il talk show andato in onda per la prima volta il 22 gennaio 1996.

Da sfondo musicale l’indimenticabile colonna sonora di “Via col vento” , che ormai viene associata alla sigla del programma che va in onda in seconda serata su Rai Uno.

Nel salotto di Domenica In il programma condotto da Mara Venier, ospite Bruno Vespa, ha parlato del suo nuovo libro “Perché l’Italia amò Mussolini”. Ma anche di come l’Italia è sopravvissuta alla dittatura del virus.

il giornalista intervenuto nella trasmissione non riesce a trattenere le lacrime di fronte a un video che lo rappresenta: il devastante terremoto dell’Aquila che ha distrutto la sua città nel 2009.

Bruno Vespa che si occupa di inchieste giornalistiche, come passione non ha solo il suo lavoro, ma ha dei forti legami familiari.
Il giornalista sebbene parli raramente della sua vita privata, è molto legato alla moglie Augusta Iannini (ex magistrato), nonché ai suoi figli Federico e Alessandro.

Il terribile male di Federico

Figlio d’arte Federico Vespa, 41 anni, dopo essersi laureato in legge, cambia indirizzo e sceglie di seguire l’esempio di suo padre abbracciando la carriera di giornalista.

Federico Vespa fa lo speaker radiofonico, oltre ad occuparsi come il padre di vari aspetti nel mondo del giornalismo.

E’ dello scorso ottobre la pubblicazione di un suo libro, dove racconta di aver sofferto di ansia e depressione, quello che definisce ‘un male ancora poco trattato a livello mediatico nel nostro Paese’.

Quella fatta da Vespa è una narrazione fatta a cuore aperto, in cui si parla del suo lavoro editoriale dal titolo “L’anima del maiale – Il male oscuro della mia generazione”.

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