Usa, spari a Pearl Harbour due persone uccise: l’attentatore si è tolto la vita

Paura a Pearl Harbour: uccisi due civili e ferite altre 3 persone. L’uomo che ha aperto il fuoco si è tolto la vita

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Strage a Pearl Harbour, dove un uomo ha aperto il fuoco uccidendo tre persone, prima di uccidersi.

Spari a Pearl Harbour

C’è ancora molto da chiarire, ma secondo le prime, frammentarie informazioni, un uomo con la divisa della marina militare avrebbe aperto il fuoco contro alcuni civili presenti nella base militare di Pearl Harbour.

Erano appena passate le 14:30 di ieri, ora locale, (1:30 di notte in Italia) quando un uomo ha iniziato a sparare contro alcune persone nella base di Pearl Harbor, alle Hawaii.

La base, che si trova a poco meno di una quindicina di chilometri da Honolulu, ospita sia la flotta statunitense, sia l’Air Force ed  è rimasta in lockdown per circa 2 ore. Sul posto c’è stato un intervento coordinato di vigili del fuoco, forze speciali e Polizia.

Le vittime della strage nella base militare

L’uomo che ha aperto il fuoco a Pearl Harbour, secondo alcune testimonianze, indossava la divisa della marina militare.

Avrebbe aperto il fuoco sui civili uccidendone due e ferendone altri tre. Le vittime sono due dipendenti civili del Dipartimento della Difesa. Non si hanno ancora notizie sulle loro generalità, né se ci fosse qualche legame con l’attentatore.

Dopo aver aperto il fuoco, l’uomo che ha sparato si è tolto la vita con un colpo alla testa. Il prossimo 7 dicembre ci sarà la commemorazione dell’attentato di Pearl Harbour, avvenuto nel 1941 da parte della Marina Militare Giapponese.

In quel duro attacco morirono 2400 persone e l’America decise il suo ingresso in guerra proprio dopo quell’evento.

Il presidente americano Donald Trump, di rientro dal Vertice Nato, è stato immediatamente informato sull’accaduto ed è previsto, a breve, un suo intervento su quanto è accaduto nella base militare delle Hawaii.

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