Usa, decreto di Trump vieta TikTok e non solo: 45 giorni di tempo per vendere

TikTok e un altro social network banditi dagli USA: sanzioni pesanti per chi lo violerà. Rapporti tesi tra Cina e USA, si teme una guerra fredda.

tiktok bandito da USA

Gli Stati Uniti hanno bandito definitivamente TikTok dal paese grazie al decreto esecutivo firmato dal presidente Donald Trump.

Il decreto appena firmato dal presidente americano include anche un altro social network cinese.

TikTok conta più di 100 milioni di utenti in America ed è finito nel mirino della Casa Bianca insieme a WeChat.

La motivazione che ha spinto Trump a farlo è la condizione di privacy poco chiara e trasparente: si temono spionaggio e illecita condivisione di dati.

È chiaro come quest’ordine esecutivo si rifà all’ International Emergency Economic Powers Act: legge sul commercio internazionale del 1977.

Mike Pompeo ha chiamato l’insieme di azioni contro la Cina in tema tecnologico ‘Clean Work‘.

L’obiettivo è impedire alla Cina l’accesso alle informazioni sensibili appartenenti a cittadini e imprese americane: sanzioni pesanti previste per gli americani che commerceranno con loro.

La situazione tra le due superpotenze è molto tesa, si rischia una guerra fredda scatenata dal dominio tecnologico?

Pesanti sanzioni e rischio guerra fredda

Trump ha firmato il decreto che costringe ByteDance, nota multinazionale cinese, a vendere TikTok negli USA: ha 45 giorni di tempo.

Tutte le società del paese che continueranno a fare affari con TikTok allo scadere dei 45 giorni saranno soggette a pesanti sanzioni pecuniarie.

Il decreto esecutivo non riguarda però soltanto TikTok: anche WeChat è incluso nel bando.

Il presidente sembra essersi accanito contro la multinazionale cinese ma le motivazioni dichiarate sono legate appunto alla sicurezza dei cittadini, niente di più.

Le accuse di Trump sono chiare e parlano di diffusione di dati personali.

Campagne di disinformazione a beneficio del Partito Comunista Cinese potrebbero essere veicolate tramite questi social network.

Sono molti i dati personali degli utenti a rischio che potrebbero essere condivisi e usati dalla potenza orientale.

Zhang Yiming, CEO di ByteDance, scrive ai suoi dipendenti negli Stati Uniti per comunicare la notizia.

Yiming nella lettera agli impiegati specifica chiaramente qual è la sua idea in merito alla decisione di Trump.

Crede infatti che bandire i due social network sia il vero obiettivo del decreto e non l’acquisizione delle partecipazioni da parte di Microsoft.

Il ministro degli esteri di Pechino Wang Yi si era mostrato pacifico poche ore prima della firma del decreto.

Wang Yi ha dichiarato che:

LA Cina non vuole dichiarare una nuova guerra fredda

e ha poi continuato il suo discorso dicendo che effettivamente i rapporti con gli Stati Uniti al momento sono tesi.

Non si registrava così tanta tensione tra Cina e USA dall’inizio delle relazioni diplomatiche nel lontano 1979.

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