Unicredit,”6mila esuberi e 450 filiali chiuse”: la lettera inviata ai sindacati

Il contenuto della lettera inviata da Unicredit ai sindacati è stato reso noto e prevede per l’Italia esuberi e filiali chiuse. Ecco i numeri e le proposte.

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L’Unicredit avrebbe comunicato ai sindacati l’intenzione di chiudere 450 filiali prevedendo circa 6mila esuberi entro il 2023. Ecco le motivazioni e le proposte previste.

I piani Transform 2019 e Team23 di Unicredit

Si è appena chiuso il piano Transform 2019 che avrebbe portato a circa 500 eccedenze, mentre sarebbe in partenza la procedura per il piano Team23 che a sua volta prevedrebbe altre 5500 eccedenze produttive.

Sul programma appena concluso l’Ad Jean Pierre Mustier ha affermato con orgoglio come riporta pltv :

“I risultati trimestrali si confermano ancora una volta solidi, abbiamo eseguito con successo Transform 2019”

E ha specificato:

“Grazie alle nostre azioni proattive e decise abbiamo già raggiunto i nostri obiettivi chiave”
” comunque li supereremo entro la fine di quest’anno. Sono grato a tutto il team di UniCredit”

Le soluzioni proposte ai sindacati

Nella lettera inviata recentemente ai sindacati poi, Unicredit chiarisce appunto la natura degli esuberi e l’intenzione di trovare delle soluzioni che siano condivise.

Tali soluzioni saranno di due tipi.

La prima considera il parametro pensionistico considerando quanti matureranno il diritto alla pensione esteso fino al 1 gennaio 2024 come riporta Tgcom24.

Come seconda soluzioni per gli esuberi previsti che siano più sostenibili possibiile, l’Unicredit terrebbe in considerazione i dipendenti più vicini alla pensione con un anticipo di 36 mesi.
Questo perché come dichiarato nella lettera, l’intenzione é:

“Valutare in via prioritaria l’attuazione dello strumento del fondo di solidarietà nel settore”.

Verranno comunque considerate e valutate le richieste, circa 400, di poter accedere al fondo di solidarietà non accolte nel precedente piano 2019.

La trattativa dovrebbe poi continuare prevedendo la discussione anche di altre opzioni di agevolazione delle uscite come ad esempio quota 100, opzione donna, la possibilità di riscattare periodi senza contributi ed altro ancora.

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