Uccise per sbaglio il nipotino con un colpo di pistola: nonno condannato a 3 anni di carcere

Giandomenico Tozzi è accusato di omicidio colposo. In casa con i due, al momento della tragedia, c’era anche il padre del piccolo, che aveva immediatamente lanciato l’allarme.

uccise il nipotino, nonno condannato

Nonostante i soccorsi, per il bambino, colpito da un colpo alla testa, non c’è stato nulla da fare.

La dinamica della tragedia

Era il 13 agosto scorso quando un bambino di 5 anni venne colpito da un colpo di pistola, mentre si trovava a casa del nonno, a Roma.

Giandomenico Tozzi, ex cancelliere 77enne della Procura di Roma, quella mattina stava ripulendo la sua pistola, una Glock calibro 9, quando – accidentalmente – un colpo partì, prendendo in pieno il piccolo, che si trovava con lui.

In casa, ma in un’altra stanza, c’era il padre del bambino, figlio di Tozzi, che immediatamente lanciò l’allarme.

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Il piccolo venne trasferito al Policlinico Umberto I di Roma. Qualche ora dopo, nonostante un intervento chirurgico d’urgenza, venne dichiarata la morte cerebrale del piccolo ed i genitori acconsentirono all’espianto degli organi. 

Il nonno condannato a 3 anni di carcere

Nel pomeriggio di martedì, il giudice dell’udienza preliminare ha pronunciato la sentenza di condanna per l’ex cancelliere.

Giandomenico Tozzi dovrà scontare 3 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio colposo.

Come riporta anche Il Corriere della Sera, secondo il pm quello commesso dal 77enne è stato uno sbaglio grave, che non gli ha acconsentito di poter usufruire delle attenuanti generiche.

I genitori del piccolo Massimo hanno scritto una lettera al nonno per fargli sapere che lo hanno perdonato per quanto accaduto al loro bambino.

In aula, al momento della lettura della sentenza, c’era anche il figlio dell’imputato, nonché papà del bambino, che non ha mai lasciato solo il padre in questa tristissima vicenda.

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