Donna uccisa dall’amante: beccato a scavarle la fossa in giardino

L’arma del delitto è stata una pala, la stessa usata per scavarle la fossa. Un terribile omicidio, degno di un mostro.

Tina Eyre

La povera vittima è stata colpita a morte da un giovane bulgaro di 26 anni. I vicini non la vedevano da giorni, mentre le telefonate dell’ufficio postale rimanevano senza risposta.

La scomparsa della donna

Tina Eyre aveva deciso di trasferirsi in campagna, precisamente nel villaggio Veliko Tarnovo. Così, quattro anni fa, cambia radicalmente vita e decide di  trasferirsi in una fattoria bulgara.

Da segretaria in uno studio di avvocati diventa una fattrice dedita alla cura degli animali e alle lezioni di pittura.

Ma la prospettiva di una vita bucolica è stata infranta dall’amante, un uomo 26enne del posto. Della signora Eyre non c’era più traccia. Da un po’ non era stata né avvistata né sentita.

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Così, la direttrice dell’ufficio postale, dopo varie chiamate a vuoto alla signora inglese, ha allertato il sindaco del paese che, a sua volta, ha mandato due persone nella fattoria alla ricerca della donna.

In cerca dell’assassino

Al loro arrivo i due si sono imbattuti nel giovane. L’uomo era intento a scavare una buca in giardino.

Allora ha tentato di sviare le domande degli inattesi visitatori, dicendo che Eyre gli avrebbe chiesto di prendersi cura dei sue tre cani. Poi, impaurito dai sospetti degli ospiti, è fuggito nel giardino del vicino.

Intanto, il mancato ritrovamento della donna scomparsa ha imposto una perquisizione. Il corpo della pensionata, rivenuto esanime e in pozza di sangue, è stato colpito ripetutamente con una vanga.

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Per gli inquirenti si tratterebbe dello stesso strumento usato per realizzare la fossa, che verosimilmente, avrebbe dovuto nascondere il cadavere.

Poi la polizia, alla ricerca dell’assassino, ha setacciato la zona, casa per casa. Ha trovato il giovane rintanato nella casa dell’anziano nonno Georgi.

Il bulgaro ha confessato l’omicidio. La gelosia sarebbe stata il movente a indurlo alla furia violenta.

L’uomo, proveniente dal villaggio Gorna Oryahovitsai, era un volto conosciuto in zona, giacché le sue visite all’amante inglese non erano passate inosservate nel piccolo centro abitato.

La stranezza sta nel fatto che del giovane non v’erano stati più avvistamenti nell’ultimo anno nella fattoria di Eyre, fino al momento in cui è stato sorpreso nel giardino con la pala in mano.

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