Uccello Kakī, salvo dall’estinzione grazie al programma di protezione

L’uccello Kakī è il volatile più raro al mondo, sacro per i Mori ed è stato salvato dall’estinzione.

uccello Kakī

A pochi giorni dal lancio della nuova lista degli animali a rischio d’estinzione, in Nuova Zelanda il volatile più raro al mondo, l’uccello Kakī è salvo dall’estinzione. Noto anche col nome scientifico Himantopus novaezelandia o di black stilt cioè cavaliere nero, vede una crescita rilevante della propria popolazione pari al 31%. Siamo  arrivati a 169 esemplari, il risultato è  migliore degli ultimi 40 anni e fa sperare che quest’uccello sacro per i Maori non sparirà per sempre.

L’annuncio della buona notizia

Questo risultato è stato annunciato via social dal Kakī Recovery Programme. Questo programma lavora per far aumentare la popolazione dell’uccello Kakī. Te Manahuna Aoraki insieme a Global Wildlife Conservation, finanzia da lungo tempo un programma che mira ad evitare l’estinzione della specie. Quest’uccello vive esclusivamente in Nuova Zelanda e non è migratore.

Questo percorso per la conservazione della fauna selvatica è molto complesso, ma sta dando i suoi primi frutti. Si sta facendo riprodurre in cattività gli animali, per poi reinserirli in natura. Ora del Black stilt ci sono moltissime nidiate, potrebbe portare al rilascio di 60 uccelli in natura. Wes Sechrest, capo scienziato e ceo di Global Wildlife Conservation

“L’impegno della Nuova Zelanda di invertire la tendenza al declino e all’estinzione delle specie autoctone dimostra la leadership nella conservazione della biodiversità.”

https://www.facebook.com/Dunedinwildlifehospital/posts/1405023476360344

I risultati del programma di conservazione

Per i Maori  si tratta di un uccello taonga, si tratta di un tesoro vivente ed è per loro sacro. Una volta adulti hanno un piumaggio nero e lunghe zampe rosa-rosse. Il pericolo d’estinzione era dovuto per lo più alla distruzione del loro habitat naturale che si trova nel bacino del Mackenzie dell’Isola del Sud e l’introduzione di specie di predatori alloctone.

Possiamo citare gatti (che fanno molti danni anche alle nostre latitudini), furetti, ratti selvatici che hanno portato con le loro incursioni alla quasi sparizione. Nel 1981 di uccello Kakī si trovavano solo 23 adulti e quattro coppie nidificanti allo stato selvatico. Grazie al progetto Te Manahuna Aoraki, sono stati allevati in modo conservativo, per poi essere liberati in natura. Il ministro della Conservazione, Eugenie Sage ha dichiarato che

“Grazie allo sforzo del team coinvolto del Dipartimento della Conservazione e all’incredibile sostegno delle organizzazioni partner, ci sono altri 40 uccelli adulti che vivono e si riproducono in natura rispetto allo scorso anno. Con questi sforzi impressionanti, speriamo di vedere i kakī in natura e uscire dall’orlo dell’estinzione.”

Ora sono presenti 116 pulcini e 11 kakī adulti, 26 coppie nidificanti selvagge e le uova di tre coppie che sono state incubate artificialmente, liberando poi i pulcini a 9 mesi dopo l’inverno.

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