Torino, rubano la merce destinata ai bisognosi: tre in manette per ricettazione

Tre giovani sono stati arrestati mentre spingevano faticosamente un cassonetto dei rifiuti lungo la strada.

Nel cassonetto sono stati ritrovati vino, birra, caffè, e generi  alimentari di vario tipo.

Trasporto sospetto

Girare alle 4,30 nella notte di Capodanno, spingendo un cassonetto, è stato per i tre giovani come avere in testa una luce abbagliante.

Non potevano passare inosservati agli agenti della volante che pattugliavano le strade cittadine di Torino.

Infatti gli agenti hanno notato lo strano trafficare di tre giovani in corso Giulio Cesare angolo via Palestrina.

I tre ragazzi, nonostante il coprifuoco imposto da Dpcm in merito al Capodanno, non solo erano in strada, ma spingevano faticosamente un cassonetto dei rifiuti.

Appena avvistate le luci della volante con a bordo i poliziotti, i tre hanno iniziato a proseguire nel cammino, limitandosi a lasciare il cassonetto vicino al marciapiede.

Fermati per il coprifuoco

Ovviamente l’ora ha reso inevitabile, considerato il coprifuoco, il controllo da parte della polizia che ha chiesto fossero mostrati i documenti.

I tre sono risultati essere tra i 30 e i 33 anni, di nazionalità marocchina e con precedenti di polizia. Riguardo al cassonetto, prima ancora che fossero controllati, avevano motivato il tutto come un gioco.

Tuttavia quando uno di loro ha tentato la fuga ne è nato un inseguimento, che è terminato con il fermo dei tre per ricettazione.

Nel cassonetto era presente quanto trafugato da un supermercato situato in corso Palermo, a cui avevano avuto accesso creando un varco nella recinzione del cortile del punto vendita.

Come di legge su TorinoToday, il cassonetto era ricolmo di prodotti alimentari oltre che per l’igiene personale.

Ma anche generi destinati al cenone come: 19 bottiglie di prosecco, o casse di birra. Oltre 100 scatolette di tonno e molti cartoni di wurstel, pancetta, salamini, olive e sottaceti,  pacchi di caffè, e flaconi di shampoo e bagnoschiuma e molto altro.

Una volta informato l’amministratore della società, questo ha valutato l’ammontare del furto in circa 4 mila euro.

Infine l’uomo ha deciso di dare tutto in beneficenza tramite il parroco di una chiesa di zona, al quale è stata consegnata la merce recuperata.

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