La timidezza delle chiome, che cosa è questo fenomeno naturale degli alberi

La timidezza delle chiome: che cosa è questo fenomeno naturale degli alberi? Ecco cosa dicono gli studi

La timidezza delle chiome
timidezza delle chiome

Che cos’è la timidezza delle chiome? Gli alberi secondo un nuovo filone di studi, sono in grado di comunicare tra di loro.

Quello che forse non immaginiamo, è il fatto che queste piante in realtà sono estremamente sensibili e timide, al punto da non far mai toccare le proprie chiome. Possiamo leggere queste conclusioni nel libro Verde Brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale, scritto a quattro mani da Stefano Mancuso e Alessandra Viola.

La timidezza delle chiome e il loro modo di comunicare

Vi sarà capitato di passeggiare in una zona ricca d’alberi. Che sia un parco cittadino, una pineta o un bosco possiamo notare una cosa guardando le chiome: esse non si toccano mai anche se gli alberi sono uno accanto all’altro e ben ravvicinati o comunque, è una cosa rara. Sembra quasi che non gradiscano il contatto tra le foglie, quasi come se fosse una cosa assolutamente non piacevole o un modo per non disturbarsi a vicenda.

Non siamo ancora pienamente certi dei motivi, ma si pensa che esista una comunicazione tra le chiome degli alberi. Una sorta d’accordo tra le parti, per avere un’equa spartizione di aria e di luce, che si ha lasciando un piccolo spazio libero tra le foglie e quelle dell’albero accanto.

Questo fenomeno è definito come la timidezza delle chiome già dal 1938 da parte del botanico francese Francis Hallé, notando come si possa notare in moltissime specie d’alberi  – per esempio gli alberi appartenenti alle famiglie delle Fagaceae, le Pinaceae e le Mirtaceae –  siano molto riservati e non intrecciano le proprie chiome.

Alcuni invece sono quasi sociali, crescono meglio se intrecciano le chiome, ma sono più rari.

Da studi più recenti, riceviamo quindi conferme dopo oltre 80 anni dalla prima ipotesi di questo tipo d’iterazioni. Si sono osservate delle specie competitive, collaborative e quelle invece timide. Possono interagire toccandosi attraverso le radici oppure intrecciando o meno le chiome o ancora assumendo determinate posizioni nei confronti delle loro vicine.

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