Terrorismo, l’imprenditore estradato dalla Libia in Italia: Giulio Lolli è considerato pericoloso

Terrorismo, Giulio Lolli è l’imprenditore italiano considerato altamente pericoloso e che sta rientrando in patria, dopo l’estradizione dalla Libia

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Giulio Lolli, considerato un pericolo per il terrorismo, sta rintrando in Italia dopo l’estradizione dalla Libia e la sua latitanza

L’indagine per truffa e falso

Giulio Lolli è un imprenditore italiano – di Bertinoro provincia di Forlì Cesena – che era partito per Tripoli dopo il fallimento della società Rimini Yatch. In tutto questo l’imprenditore era stato indagato quest’anno per alcune truffe sulle vendite di barche di lusso.

I suoi clienti più facoltosi potevano godere di alcuni leasing finanziari: ma le indagini partono nel momento in cui una proprietaria di uno degli yatch acquistati lo denuncia.

Per capire meglio: Lolli vendeva due volte le costose imbarcazioni, con indagine chiusa in rinvio a giudizio con accusa di associazione a delinquere – falso – appropriazione indebita – truffa. Il processo italiano viene sospeso proprio perché lo stesso è stato arrestato a Tripoli.

L’estradizione dalla Libia in Italia

L’imprenditore è stato condannato all’ergastolo in Libia con accusa non solo di terrorismo ma anche fiancheggiamento di un gruppo separatista ed estremista.

Lo stesso, durante il suo arresto, era già visto in Italia come latitante da nove anni. Per il Gip Lolli è estremamente pericoloso come evidenzia anche TgCom24:

“concreto e attuale il pericolo che lolli possa commettere reati di armi e terrorismo, vista la gravità dei fatti in un contesto eversivo”

Queste le parole inserite nell’ordinanza di custodia cautelare che è stata emessa nei confronti di Lolli, soprannominato il Pirata. Questo soprannome gli è stato dato vista la sua fuga verso l’Africa con uno dei suoi Yatch.

L’imprenditore è stato consegnato ai Carabinieri grazie ad un accordo con Tripoli e sta per arrivare nuovamente nel suo Paese.

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