Terremoto Mar Egeo, due bambine estratte vive dalle macerie dopo 60 ore

Per il momento sono 85 le vittime accertate, circa un migliaio le persone ferite. Nella città di Smirne, in Turchia, si sono registrati i danni peggiori.

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Il sisma ha provocato uno tsunami, che ha inondato abitazioni e negozi.

Terremoto in Grecia e Turchia

Un violento terremoto di magnitudo 7 quello che il 30 ottobre scorso, poco dopo le 12, si è scatenato nel mar Egeo. A Smirne si sono registrati i danni peggiori, per via del crollo di edifici ed abitazioni.

La città turca, con oltre 4 milioni di abitanti, dopo Istanbul e Ankara, è la terza più popolosa. L’ipocentro del sisma è stato rilevato a 10 Km di profondità, mentre l’epicentro è stato localizzato ad una 15ina di chilometri dalla costa.

Dopo il sisma, si è scatenato uno tsunami con onde alte circa 1 metro, che hanno travolto negozi ed abitazioni. Nelle ore successive alla prima scossa del 30 ottobre scorso, si sono registrate altre scosse di assestamento. Nei prossimi giorni potrebbero esserci altre scosse, motivo per cui sono già state allestite tende e centri di accoglienza.

Estratte vive due bambine dalle macerie dopo 60 ore

Sono ancora vive le due bambine di 14 e 3 anni estratte questa mattina dalle macerie del sisma. Dopo quasi tre giorni dalla violenta scossa che ha colpito Grecia e Turchia, le due bambine sono state tratte in salvo dai soccorritori.

Come riferisce anche Tgcom24, le due sopravvissute sono state immediatamente trasferite in ospedale. Le vittime del sisma finora accertate sono 85, mentre un migliaio i feriti.

Centinaia invece le persone, soprattutto di Smirne, rimaste senza una casa. Proprio nella città maggiormente colpita dal sisma sono state sistemate delle tende per accogliere gli sfollati.

Il bilancio delle vittime non è ancora definitivo e a tre giorni dal terremoto si continua a scavare sotto le macerie, nella speranza di trovare vivo qualche altro superstite, come accaduto questa mattina per le due bambine salvate in Turchia.

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