Nuova scossa di terremoto in Albania, “Una strage”: sale il bilancio dei morti e dei feriti

Dopo il terremoto in Albania di questa notte e la replica di questa mattina non cessano le ricerche dei dispersi e la conta dei deceduti

Terremoto in Albania
Terremoto in Albania

Un terremoto in Albania che non ha lasciato scampo, oltre agli edifici andati in frantumi il bilancio dei morti sale senza sosta.

Aggiornamento sul terremoto in Albania

Definita una vera e propria strage, il sisma che questa notte e questa mattina ha colpito vicino a Durazzo ha lasciato la popolazione in ginocchio.

La prima scossa alle 2.54 ore locale con magnitudo 6.5 con 50 repliche che sono andate a seguire tra 4.2 e 5.4 come evidenziato dall’Istituto sismologico albanese. Non solo, perché il ministro della Difesa albanese – Xhacka – ha dichiarato che le scosse dei assestamento siano state oltre 100.

Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita pochi minuti fa magnitudo 5.

I morti e i feriti

E’ una corsa contro il tempo da questa notte, da quando gli edifici sono crollati – tra i quali un Hotel – e le persone disperse sono tantissime sotto le macerie.

Sino a questo momento i morti sono arrivati a 15 mentre i feriti sono oramai più di un centinaio – dati che aumentano ogni minuto. Tra le vittime ci sono due donne che sono state trovate sotto le macerie di tre palazzine che sono crollate.

Trovata anche un’altra vittima, un uomo senza vita sotto le macerie di un palazzo andato in frantumi a Durazzo in aggiunta di altri due corpi che erano all’interno dell’Hotel crollato nella zona della spiaggia.

Un uomo invece è deceduto dopo aver tentato di salvarsi buttandosi dal balcone.

Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha fatto sapere che nessun italiano è stato coinvolto in questa strage:

“ai cittadini albanesi va tutta la nostra solidarietà per un evento che è stato sentito anche dagli abitanti di puglia, calabria, abruzzo e campania”

Giuseppe Conte e l’Unione Europea stanno definendo un piano per mandare tutti gli aiuti possibili, offrendo assistenza grazie anche al centro di coordinamento:

“dall’italia sono partiti i primi aiuti con aerei delle unità speciali”

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