Tanzania, il Paese che rifiuta i vaccini, ma promuove zenzero e piante locali

Il governo negazionista della Tanzania indica i rimedi naturali a base di erbe e piante locali idonei a eliminare il virus.

Il governo della Tanzania propone rimedi scaccia Covid a base di piante locali.

Intrugli miracolosi scaccia Covid a base di zenzero, cipolla, limone e pepe.

Alternativa al vaccino

Il virus che sta “devastando” i Paesi vicini alla Tanzania, non preoccupa il suo presidente John Magufuli, che ha interrotto il conteggio dei casi nella passata ondata pandemica a maggio.

Infatti appena un mese dopo, il presidente ha dichiarato che la nazione era riuscita a debellare il virus che ha sconvolto il mondo, con tre giorni di digiuno e preghiere.

Il presidente ha affermato:

“Se l’uomo bianco fosse stato in grado di inventare i vaccini, avrebbe dovuto averne già trovati per l’Aids, il cancro e la tubercolosi”.

Per mesi il governo della Tanzania ha insistito sul fatto che il Paese fosse libero dal Covid-19. Ci sono pochi test e nessun piano per un programma di vaccinazione nel paese dell’Africa orientale.

È quasi impossibile valutare la reale estensione del virus e solo un piccolo numero di persone è ufficialmente autorizzato a parlare del problema.

Nessuna mascherina né distanziamento

Il governo della Tanzania, come riferisce anche Fanpage, non solo è estraneo a qualsiasi tipo di lockdown ma anche a una minima norma anti-contagio e nega apertamente l’esistenza del virus in un Paese che non sa cosa voglia dire né un tampone né un test.

Come se non bastasse, è direttamente la ministra della salute Dorothy Gwajima che nel corso di una conferenza stampa ha mostrato cosa fare contro il virus, al pari di una ricetta culinaria, aggiungendo però:

“Dobbiamo migliorare la nostra igiene personale, lavarci le mani con acqua corrente e sapone”.

Intanto il governo britannico ha bandito tutti i viaggiatori in arrivo dalla Tanzania, mentre gli Usa hanno messo in guardia dal recarsi nel Paese a causa del coronavirus.

Da parte dei vescovi arrivano notizie che parlano di un’impennata di morti e funerali. E per quanto il governo della Tanzania abbia preferito negare la presenza del virus in casa, confinandolo nei Paesi confinanti che ne sono “devastati” secondo quanto affermato da Gwajima, l’allarme di fronte al virus cresce.

 

 

Impostazioni privacy