Taglio parlamentari: Referendum in arrivo il 22 o il 29 marzo?

Referendum Taglio Parlamentari: 60 giorni per decidere la data del voto

Con ordinanza depositata ieri 23 gennaio, l’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione ha sancito che l’istanza di referendum per il Taglio dei Parlamentari, sul testo di legge costituzionale recante

“modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”,

è conforme all’articolo 138 della Costituzione.

In altre parole, la Corte di Cassazione ha ammesso il referendum confermativo contro il taglio dei parlamentari: da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato.

Già ad ottobre era stata approvata la riforma costituzionale che proponeva di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato.

La legge dello scorso 10 ottobre aveva revisionato le previsioni costituzionali sul numero di senatori e deputati.

Scopriamo in questa guida quando si vota. 

Referendum: quando si vota?

La Legge doveva entrare in vigore già questo mese di gennaio 2020, ma la richiesta dei senatori, l’aveva sospesa – come cita anche il TgCom.

Il Consiglio dei Ministri avrà 60 giorni di tempo per decidere in che data si dovrà svolgere il referendum e presentare la proposta al Presidente della Repubblica.

La data del Referendum dovrà essere una domenica compresa tra il 50esimo e il 70esimo giorno successivo alla promulgazione del decreto.

Quindi molto probabilmente dovrebbe cadere il 22 o il 29 marzo 2020.

Referendum Taglio Parlamentari 22/29 Marzo: che tipo di referendum sarà?

Si tratterà di un referendum di tipo confermativo, detto anche costituzionale, per cui non c’è necessità di raggiungere un quorum particolare.

Ciò differisce dal referendum abrogativo, che va ad abrogare un determinato provvedimento e necessita il quorum, come sancito all’articolo 75 della Costituzione.

Fondazione Luigi Einaudi: c’è grande soddisfazione

La Fondazione Luigi Einaudi, promotrice della raccolta firme tra i parlamentari, ha espresso la grande soddisfazione.

Adesso c’è solo da attendere che il Governo proponga nel più breve tempo possibile la data del referendum.

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