Svolta nel caso di Saman Abbas: “I genitori l’hanno consegnata allo zio, che l’ha uccisa”

A confermare questa versione dei fatti, il fratello 16enne della ragazza, che si trova in una struttura protetta.

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Saman sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato.

La scomparsa di Saman Abbas

È dallo scorso aprile che non si hanno più notizie di Saman Abbas, 18enne di origini pakistane, residente con la sua famiglia a Novellara, paesino in provincia di Reggio Emilia.

Lo scorso dicembre Saman aveva rifiutato un matrimonio combinato, organizzato dai suoi genitori, con un cugino che vive in Pakistan.

Per sfuggire al suo destino, la ragazza si era rivolta ai servizi sociali di Novellara, che l’avevano quindi collocata in una casa famiglia.

Al compimento dei suoi 18 anni, Saman aveva deciso di tornare a casa dai suoi genitori.

Da allora della 18enne non si hanno più notizie.

I suoi genitori e lo zio sono rientrati in Pakistan, per occuparsi di un parente. Gli inquirenti, che indagano sulla scomparsa di Saman, pensano che la fuga nel Paese d’origine nasconda tutt’altre motivazioni.

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La confessione del fratello

Da giorni gli inquirenti stanno cercando il corpo della ragazza nelle campagne di Novellara.

In un video di sorveglianza analizzato dai carabinieri, si vedono tre persone, tra cui lo zio di Saman e due cugini della ragazza, che il 29 aprile scorso si aggirano per i campi con pale e sacchi dell’immondizia.

La svolta nel caso della 18enne è arrivato nelle scorse ore, quando il fratello minore della ragazza ha confermato i sospetti degli inquirenti.

Stando al racconto del ragazzo, Saman è stata rapita dai suoi genitori e consegnata allo zio, Danish Hasnain, che poi l’ha uccisa.

Il ragazzo si trova al momento in un centro protetto nel bolognese, mentre lo zio non ha ancora rilasciato dichiarazioni.

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