Svezia, addio al carbone: si viaggia verso le emissioni zero

La Svezia dice addio al carbone, spegnendo la sua ultima centrale. Prima di lei è stata preceduta da Austria e Belgio, diventando il terzo paese #coalfree

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L’addio al carbone della Svezia avviene con due anni d’anticipo, rispetto a quanto preventivato. Il 16 aprile scorso l’utility svedese Stockholm Exergi ha dato la notizia della definitiva chiusura dell’ultima centrale che usava il carbone come combustibile. La Svezia diventa il terzo nel continente ad essere coalfree, dopo Belgio e Austria. A pianificare una simile mossa ci sono altri 11 stati europei compresa l’Italia, 6 di questi lo faranno entro i prossimi 5 anni.

La riduzione dell’impronta ecologica

Come detto, il Belgio ha rinunciato al carbone da tempo ed è stato il primo dell’Unione Europea a farlo nel 2016. Entro il 2025 altri 6 stati seguiranno questa via: nel 2022 la Francia, 2023 la Slovacchia e Portogallo, 2024 il Regno Unito e per concludere nel 2025 Irlanda e Italia.

La Stockholm Exergi in una sua nota del 16 aprile ha dichiarato che è stato chiuso una volta terminata la stagione fredda ed ora punta a fonti rinnovabili o dal riciclo. A dirlo è stato il CEO di Stoccolma Exergi, Anders Egelrud:

“L’impianto di cogenerazione a carbone KVV6 a Värtaverket è in funzione e fornisce calore ed elettricità a Stoccolma dal 1989. Ora è chiuso. Il nostro obiettivo è che tutta la nostra produzione provenga da energia rinnovabile o riciclata. Questo impianto ha fornito calore e elettricità a Stoccolma per lungo tempo, oggi sappiamo che dobbiamo smettere di usare tutti i combustibili fossili, quindi il carbone deve essere gradualmente eliminato e lo facciamo diversi anni prima del piano originale”

Stoccolma fino a 30-40 anni fa dipendeva totalmente dai combustibili fossili. Il sistema di teleriscaldamento della città ora non si appoggia più sul carbone e questo porterà benefici all’ambiente, riducendo le emissioni inquinanti che influiscono sul clima.

La capitale svedese ha deciso di raggiungere la neutralità dalle emissioni dell’anidride carbonica entro il 2040. Con la chiusura della centrale a carbone e porterà una riduzione delle emissioni da 800-900 mila tonnellate ad un totale di circa 400 mila all’anno.

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