Superbonus 110%: presentato emendamento che ne prolunga la durata per tutto il 2022

Superbonus 110%: presentato correttivo per aumentare la platea e la durata

Tutta la maggioranza si schiera coesa e prova ad allargare il raggio d’azione e la durata del Superbonus 110% per chi effettua lavori di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza degli edifici.

Un emendamento condiviso al Decreto Rilancio al quale per giorni ha lavorato il Partito Democratico ha apportato ritocchi all’articolo 119.

L’emendamento depositato a Montecitorio in Commissione Bilancio prevede l’allungamento del Superbonus 110% fino al 2022 e l’estensione alle seconde case ed agli alberghi (escluse le ville ed i castelli).

La partita a Montecitorio è appena cominciata a partire dalla dotazione di risorse, che sono state messe a disposizione dell’Esecutivo.

Superbonus 110% correttivo depositato a Montecitorio: si allarga la platea di beneficiari

L’emendamento all’esame della commissione Bilancio include tra i beneficiari del Superbonus 110% le aziende turistiche, come alberghi e residence nell’esercizio di attività d’impresa, a condizione che i proprietari siano i gestori dell’attività.

Possono accedere al Superbonus 110% gli Enti non commerciali, compresi quelli del terzo settore e quelli religiosi civilmente riconosciuti, nonché le associazioni e fondazioni proprietari oppure titolari di diritti reali di godimento oppure detentori di immobili adibiti all’attività di scuola paritaria d’infanzia non profit.

Inoltre, il correttivo include nella platea anche i proprietari di beni provenienti da patrimoni immobiliari dismessi da società a partecipazione pubblica e quelli di associazioni e società sportive dilettantistiche.

Superbonus 110%: prolungata fino a tutto il 2022 la durata

Secondo l’emendamento gli interventi ammessi al Superbonus 110% saranno quelli effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022.

Superbonus al 110%: quali sono gli immobili ammessi?

Il correttivo presentato dalla maggioranza punta ad estendere il Superbonus 110% alle seconde case dei contribuenti, purché non si tratti di case di lusso (abitazioni signorili), di ville o castelli, quei beni cioè che il catasto classifica con le sigle A/1, A8 e A/9.

Nello sconto fiscale 110% entrano anche i beni sottoposti a vincoli regolamentari o ambientali e la sostituzione della caldaia centralizzata.

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