Firenze, studentesse americane abusate: ex carabiniere condannato a 4 anni e 6 mesi

Marco Camuffo aveva fatto ricorso in appello. I fatti risalgono alla notte tra il 6 e il 7 settembre del 2017, quando le due ragazze vennero violentate.

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I giudici hanno escluso l’aggravante della violazione dei doveri d’ufficio.

Studentesse violentate a Firenze

Era la notte tra il 6 ed 7 settembre 2017, quando qualcuno chiamò i Carabinieri  per una rissa all’interno della discoteca Flo di Firenze.

Terminata l’operazione per la quale erano stati allertati, i due carabinieri, Pietro Costa e Marco Camuffo, si trattennero a parlare con due studentesse americane, all’epoca dei fatti di 19 e 21 anni.

I militari le riaccompagnarono a casa e fu proprio in quel frangente che avvenne la violenza.

La mattina seguente le due ragazze denunciarono l’accaduto e le successive indagini accertarono che l’auto di servizio dei due militari dell’Arma rimase in sosta sotto l’abitazione delle vittime per 20 minuti.

Messi alle strette dalle evidenze scientifiche delle analisi effettuate sulle vittime, Costa e Camuffo ammisero di aver avuto un rapporto con le due giovani, ma si sono sempre difesi parlando di un incontro consenziente.

Lo scorso 21 febbraio Pietro Costa è stato condannato a 5 anni e 6 mesi.

In macchina con lui, accusato della stessa violenza, c’era l’ex appuntato Marco Camuffo, già condannato nell’ottobre 2018.

La scelta di Camuffo era stata quella del rito abbreviato. L’ex militare fu condannato a 4 anni e 8 mesi nell’ottobre del 2018.

La sentenza in Appello per Camuffo

Stando all’accusa, i due carabinieri avrebbero abusato della qualità della loro divisa per mettere in atto la violenza, non rispettando gli ordini impartiti dai superiori.

Le due studentesse erano visibilmente ubriache e i due ex carabinieri avrebbero approfittato di questa loro condizione di fragilità per abusare di loro. Come riferisce anche La Stampa, Marco Camuffo è stato condannato in appello a 4 anni e 6 mesi di reclusione.

Per Pietro Costa il processo d’Appello è atteso per il prossimo dicembre 2021.

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