Strage di Rigopiano, quarto Carabiniere indagato: si allarga l’inchiesta

Nel nuovo filone d’indagine aperta sulla tragedia di Rigopiano viene coinvolto un quarto carabiniere, un ufficiale dell’Arma territoriale

Tragedia Rigopiano

La tragedia di Rigopiano continua a far parlare di sé per le indagini in merito i depistaggi riguardo la strage. Ora la nuova inchiesta detta “quater” si allarga e coinvolge un ufficiale dei carabinieri

Le famiglie delle vittime di Rigopiano vogliono giustizia

La tragedia dell’Albergo Rigopiano risalente alla mattina del 18 gennaio 2017 che provocò 29 vittime intrappolate dalla valanga che colpì la struttura dove villeggiavano non è ancora chiusa.

Nonostante l’archiviazione dell’inchiesta principale chiusasi per 25 imputati per disastro e omicidio colposo, perché come recita la motivazione dl tribunale non ci furono ritardi nei soccorsi:

“Nessun inadempimento o ritardo può rivelarsi nella valutazione della tempistica di attivazione del Core da parte dei soggetti responsabili, in conseguenza del verificarsi degli eventi sismici del 18 gennaio 2017”

Le famiglie – che considerano l’archiviazione una beffa – chiedono giustizia per i molti allarmi lasciati senza risposte.

Non solo le chiamate del carabiniere dell’albergo ma anche i depistaggi che sarebbero stati effettuati in seguito dai carabinieri forestali, come ha sollevato la denuncia dell’ex capo della squadra mobile.

L’inchiesta si allarga

L’inchiesta detta “quater” voluta dalla Magistratura di Pescara si continua ad allargare.

I forestali sono stati già ascoltati con l’accusa di falso materiale e falso ideologico riguardo le telefonate che vennero effettuate la mattina della tragedia dal cameriere D’Angelo che chiedeva aiuto.

Ora viene coinvolto anche un ufficiale dei carabinieri, il tenente colonnello Massimiliano Di Pietro.

Il colonnello che oggi è in servizio nella Regione Marche, al tempo della tragedia era al comando del nucleo investigativo e risulterebbe coinvolto per l’invio delle relazioni tecniche dei Ris sulle chiamate delle vittime, compresi alcuni screenshots.

La relazione datata marzo 2017 arriverà ai magistrati solo a novembre con alcune note di Di Pietro che potrebbero far pensare ad una copertura di omissioni.

L’interrogatorio di Di Pietro da parte dei Pm Anna Rita Mantini e Salvatore Campochiaro verterà proprio sul far chiarezza nella questione.

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