Strage in Nuova Zelanda, la tremenda scoperta durante la diretta Facebook

Sulla strage in Nuova Zelanda compiuta da Brenton Terrant è emerso un dettaglio agghiacciante, avvenuto in quei 29 minuti di diretta sui Social

Strage in Nuova Zelanda, la tremenda scoperta durante la diretta Facebook

La strage in Nuova Zelanda è stata mandata in onda streaming con una diretta Facebook, compiuta dallo stesso killer Terrant ma c’è un dettaglio agghiacciante ora emerso e che ha lasciato tutti senza parole.

Il dettaglio della diretta

In quella giornata quando Brenton Terrant ha deciso di mostrare la sua strage in diretta social, nessuno avrebbe mai pensato stesse accadendo sul serio. In effetti, quel video sembrava mostrasse le scene di un videogioco – quelli con la quale si è abituati a giocare ai giorni nostri.

La cosa grave che fa emergere la Polizia, dopo che il killer è stato arrestato e le vittime riconosciute è il totale disinteresse degli utenti, durante i 29 minuti di diretta e non solo. Chris Sonderby è il vice presidente di Facebook e ha reso noto dei dettagli veramente sconcertanti: secondo quanto riportato da TGCOM24 sono state 200 le persone che hanno seguito la diretta indisturbate, quasi come se si godessero uno spettacolo nuovo e particolare (forse pensavano veramente fosse un videogioco o una messa in scena) – tanto da non inviare alcuna richiesta o segnalazione alla Polizia.

La prima segnalazione è avvenuta dopo mezz’ora di diretta e 12 minuti dopo la fine di tutto. A questo bisogna aggiungere i circa 4.000 utenti che hanno preso visione del video del massacro, prima che venisse eliminato senza commentare nulla.

Ci sono anche altri dettagli, non ancora emersi su volere e richiesta della Polizia che sta conducendo delle indagini a ritmo serrato.

Le polemiche

Nonostante l’eliminazione del video, una persona aveva condiviso il file e messo in alcuni siti al fine che potesse essere condiviso e divulgato anche su 8chan – forum dove il killer aveva preannunciato la strage.

Queste rivelazioni inaspettate stanno sollevando tantissime polemiche, soprattutto sul ruolo del moderatori che non sono riusciti a fermare tutto questo.

Impostazioni privacy