Sergio Zanotti, liberato l’uomo rapito in Siria nel 2016. Conte: “Un grande successo”

E’ stato liberato Sergio Zanotti che dal 2016 era nelle mani dei Siriani. Ecco i dettagli dell’operazione

Sergio Zanotti
Sergio Zanotti

Sparito nel nulla e poi riapparso in un video che confermava il suo rapimento. Oggi Sergio Zanotti è di nuovo un uomo libero che può abbracciare la sua famiglia.

Il rapimento di Sergio Zanotti

Era il 2016 quando l‘imprenditore italiano si trovava in Turchia, per un viaggio di lavoro proprio al confine con la Siria. Da un giorno all’altro scomparso nel nulla senza lasciare traccia, con ipotesi da parte delle autorità di un rapimento svolto dalle forze di Al Quaeda.

A maggio del 2017 i rapitori diffondono un breve video, dove si poteva notare l’uomo con barba lunga e una T-shirt azzurra. Alle sue spalle due uomini incappucciati con in braccio un fucile che puntava la sua testa:

“questo è il secondo video di richiamo che mi lasciano fare”

La liberazione di Sergio Zanotti

Da quel giorno l’Unità di Crisi della Farnesina si era messa immediatamente all’opera e attivata insieme alle Agenzie di Intelligence – Autorità Giudiziarie e Ros dei Carabinieri tenendo regolari contatti con la famiglia in Italia.

L’attività di liberazione, nonostante sia stata molto lunga e complessa, ha raggiunto ottimi risultati con la liberazione dell’imprenditore che è atterrato a Ciampino ieri alle 23.

Il premier Giuseppe Conte si reputa molto soddisfatto del lavoro fatto in veste diplomatica, investigativa e di intelligence. Dalle prime indiscrezioni l’uomo è apparso in buone condizioni  seppur provato da tutta la situazione:

“un successo delle nostre istituzioni, in particolare dell’aise”

Ha concluso in una nota il premier. La famiglia non vede l’ora di poterlo riabbracciare e portare a casa, alla sua vita di sempre.

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