Scuola, la Ministra Azzolina firma l’ordinanza: “Oltre 50mila assunzioni”

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato l’ordinanza per la ripartizione degli insegnanti nelle regioni. Nella scuola arriveranno oltre 50 mila nuove assunzioni.

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I nuovi posti andranno soprattutto alle elementari, dove si formeranno classi più piccole. Nella scuola saranno assunti altri 10mila bidelli, ma i sindacati si dicono insoddisfatti.

La nuova ordinanza della scuola

Questa mattina la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, hanno incontrato i rappresentanti delle Regioni per discutere sulla ripresa dell’anno scolastico.

Come riferisce anche La Repubblica, focus dell’incontro è stato, in particolare, il quesito dell’organico aggiuntivo.

Il Ministro Lucia Azzolina ha firmato l’Ordinanza in cui si stabiliscono i criteri con cui saranno ripartite le risorse dell’organico previste dal Decreto rilancio.

I 977 milioni di euro già contenuti nel bilancio saranno equamente divisi per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti nelle regioni e per l’altra metà secondo quanto chiesto dagli Uffici scolastici regionali, che avranno analizzato le esigenze dei singoli istituti.

“Priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria”.

Previste 50mila nuove assunzioni

Nell’ordinanza firmata dalla ministra Azzolina è prevista inoltre l’assunzione di oltre 50mila persone, fra docenti e personale Ata, sempre mantenendo la priorità per la scuola dell’infanzia e la primaria.

La Azzolina ha inoltre annunciato che si potranno superare le norme che hanno portato al sovraffollamento delle classi.

Il Decreto prevede, infatti, prevede, la possibilità di ridurre in maniera significativa il numero degli alunni per classe. Ciò significa maggior numeri di insegnanti e personale Ata.

I docenti saranno assunti a tempo determinato, fino a giugno 2021. Nel caso si verificasse un nuovo lockdown, gli insegnanti interromperanno il servizio e non riceveranno più lo stipendio.

I sindacati non hanno però “gradito” la nuova ordinanza.

“Il ministero dell’Istruzione utilizza le persone e le scarica sistematicamente ogni dieci mesi”,

ha detto Maddalena Gissi, segretaria della Cisl scuola.

Nel decreto legge di agosto saranno previste apposite risorse per sostenere gli Enti locali nella ricerca di nuovi spazi e relative utenze.

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