Sciopero Commercialisti: doppio fermo nell’interesse delle imprese

Annunciato un doppio sciopero dei Commercialisti da parte delle associazioni di categoria

È stato diramato in data 16 settembre lo sciopero Commercialisti per manifestare il dissenso nei confronti degli ISA (una sorta di “pagella” dell’imprenditore), che negli ultimi anni sono diventati un vero e proprio incubo per i contribuenti titolari di Partita IVA.

In fin dei conti era già da diversi mesi che i Commercialisti richiedevano che gli ISA fossero totalmente disapplicati per il 2019 o fossero resi facoltativi.

Tale richiesta è sempre stata rigettata dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che ritengono che gli ISA consentono di contrastare l’evasione fiscale.

I Commercialisti che garantiscono il corretto adempimento degli adempimenti tributari scioperano, ci si dovrebbe interrogare, soprattutto nell’interesse delle aziende, sullo stato di salute concreto del sistema amministrativo tributario nazionale.

Sciopero doppio: quando?

È stato annunciato un doppio sciopero proclamato per le attività di trasmissione telematica dei modelli F24 previsto per il trenta settembre e il primo ottobre e per le udienze presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali (dal trenta settembre al sette ottobre).

Lo stesso Comunicato Stampa sancisce che:

“Le associazioni nazionali dei commercialisti ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – SIC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO hanno proclamato, nel rispetto delle modalità contemplate dal codice di autoregolamentazione vigente, l’astensione degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dalle attività riguardanti

  • la trasmissione telematica, quali intermediari, dei modelli di pagamento F24, nei giorni 30/09 e 01/10;
  • la partecipazione ad udienze presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali, nei giorni compresi dal 30/09 al 07/10.

Sciopero Commercialisti: obiettivi

Il doppio sciopero annunciato dai Commercialisti ha i seguenti obiettivi:

  • concreta semplificazione e riduzione degli adempimenti tributari;
  • disapplicazione degli indici ISA o applicazione facoltativa;
  • rigida osservanza delle disposizioni dello Statuto del Contribuente.

In fin dei conti, prima o poi, ce lo dovevamo aspettare: era da circa tre anni che la categoria dei Dottori Commercialisti manifesta in continuazione contro un sistema inefficiente e dannoso per le aziende.

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