Sarah Scazzi sapeva troppo: la verità choc sul delitto di Avetrana

Sarah Scazzi scompare il 26 Agosto 2010, per poi essere ritrovata senza vita circa un mese dopo in un pozzo. Emerge a distanza di 8 anni una nuova pista, che porterebbe ad una importante svolta nel caso di omicidio della ragazza pugliese, originaria di Avetrana. 

Sono ancora tanti i dubbi e il mistero che avvolgono l’omicidio di Sarah Scazzi, addirittura secondo alcuni il corpo ritrovato non sarebbe quello di Sarah. Ci sono particolari relativi alle indagini, una pista in particolare e delle testimonianze scioccanti da parte del suo ex fidanzato Ivano Russo, di sua madre e di alcuni compagni della comitiva frequentata dalla vittima, che non sono mai state approfondite.

Sarah Scazzi, la testimonianza choc “Qualcuno di noi ha parlato…”

I carabinieri all’inizio delle indagini erano a conoscenza del fatto che Sarah Scazzi sei giorni prima della sua scomparsa avesse preso parte ad una festa organizzata all’interno di una villetta sulla spiaggia di Torre Colimena, all’interno della quale sono state rinvenute tracce di cocaina e utensili atti a tagliare la droga.

In riferimento al party a cui la Scazzi avrebbe partecipato, c’è una frase ambigua, di Ivano Russo, ex fidanzato della giovane il quale si fa scappare:

“Qualcuno di noi ha parlato”

I carabinieri, “Desta sospetto che il giovane…”

Andiamo con ordine. Ventidue giorni prima del ritrovamento di Sarah Scazzi, il 7 settembre 2010, i carabinieri del nucleo investigativo di Taranto consegnano ai pm un’informativa attraverso cui ottengono l’intercettazione urgente dal cellulare del fratello di Sarah di Claudio Scazzi.

Ecco cosa scrivono i carabinieri:

“Desta sospetto, che il giovane, tornato a San Vittore Olona il 21 agosto dopo un breve periodo di ferie ad Avetrana, non abbia avvertito la necessità di rientrare in Puglia per informarsi direttamente delle sorti della sorella (scomparsa il 26 agosto, ndr), a cui per altro era molto legato, anche per dare e/o ricevere conforto dai suoi cari”

Successivamente in una nuova informativa risalente a due giorni dopo, il 9 settembre, i militari dell’Arma aggiungono un secondo motivo per cui è stato ritenuto necessario intercettare i membri della comitiva di Sarah e Claudio Scazzi:

“Il ritrovamento di un taglierino, di un bilancino e di ritagli di una busta di cellophane intrisi di tracce di cocaina, cioè il classico materiale in uso allo spacciatore, che venivano scoperti all’interno della casa al mare della famiglia Scazzi, a Torre Colimena di Avetrana”

Giungendo al nocciolo, da come risulta da diverse testimonze la giovane avrebbe partecipato a diverse feste all’interno del villino, e sicuramente a quella organizzata il 20 Agosto 2010, alla quale era andata in compagnia del fratello Claudio, che qualche giorno prima le aveva regalato un cellulare.

Claudio Scazzi durante primo interrogatorio, avvenuto il 10 settembre, affermò che “dopo Ferragosto non si era più recata nel villino” mentre nel corso del secondo interrogatorio avvenuto il 20 ottobre, invece, si contraddice, affermando che ci fosse anche lei quella sera e non solo i suoi amici Giovanni Copertino, Angela Cimino e suo cugino, Ivano Russo.

Ivano Russo: “E ora come lo dobbiamo nascondere?”

Tempo dopo, verso la metà di dicembre, ad uno speciale sul caso di Pomeriggio 5, interviene lo psichiatra, il Dott. Alessandro Meluzzi, il quale parla di una festa organizzata all’interno di un villino nel corso della quale sarebbero trafficati degli stupefacenti. Claudio Scazzi, alle affermazioni del Dott. Meluzzi, chiama immediatamente il suo avvocato, dicendogli che bisognava querelare lo psichiatra smentendo ciò che aveva dichiarato all’interno dei suoi verbali.

Poco dopo la trasmissione, anche Ivano Russo parla delle feste al organizzato al villino della famiglia Scazzi: intercettato, Ivano Russo parla con un amico, Alessio Pisello, pronunciando una frase inquietante “Qualcuno di noi ha parlato”.

Ciò che ci siamo tutti chiesti è di cosa di fosse parlato. C’è qualche verità da nascondere in merito a quella serata in villa?

Anche il 29 novembre, sempre tramite una intercettazione telefonica, Ivano e i suoi amici discutono circa i contenuti da esporre agli inquirenti, di cosa dire e cosa invece nascondere.

A un certo punto della telefonata Ivano inizia a discutere in maniera animata col fratello di Sarah e suo migliore amico Claudio, dicendogli:

“Senti Claudio, non mi rompere i coglioni! Quello che ho detto, ho detto: e ora come lo dobbiamo nascondere?”

La madre di Ivano, l’intercettazione choc “Forse hanno tolto di mezzo questa ragazza perchè…”

Il 5 gennaio 2011, grazie a delle cimici impiantate all’interno dell’autovettura di Ivano Russo è stato possibile per i carabinieri intercettare, un’affermazione ancor più inquietante  della madre i Ivano:

“La droga, di chi è, non lo so… Forse hanno tolto di mezzo questa ragazza (cioè Sarah, ndr) che ha visto qualcosa… Al villino di don Cosimo hanno fatto festa, ma io non so come hanno fatto festa”

Di certo non sapremo mai come quella sera la festa si sia svolta. Ma nuovi dubbi si insediano rispetto al caso di omicidio della giovane. Sarah è morta per gelosie d’amore o perchè aveva visto o udito troppo?

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