Russiagate, nuove prove dall’Italia: l’indagine di Barr diventa un’inchiesta giudiziaria

L’indagine sul Russiagate, guidata da William Barr, diventa un’inchiesta giudiziaria. Nuove prove dall’Italia

russiagate

L’inchiesta sul Russiagate diventa penale. Cosa sta succedendo?

Inchiesta sul Russiagate

L’inchiesta condotta da William Barr sul Russiagate diventa un’inchiesta giudiziaria. A lanciare la bomba è il New York Times che rivela l’esistenza di nuove prove fornite dall’Italia. Dagli incontri avvenuti a Roma tra il ministro della Giustizia americano, William Barr, ed i servizi segreti italiani sarebbero, quindi, emersi nuovi dettagli.

Al centro dell’inchiesta, Mifsud, professore maltese, del quale si sono perse le tracce. Secondo il Daily Beast, il professore, alcuni giorni dopo la sua sparizione, avrebbe chiesto protezione alla polizia italiana. In occasione della richiesta, Mifsud avrebbe registrato una dichiarazione, visionata da Barr e Durham durante la loro trasferta italiana.

L’Italia smentisce il coinvolgimento

Dopo l’indiscrezione di nuove prove, l’Italia smentisce ogni cosa. “Mai data alcuna prova” hanno spiegato le fonti d’intelligence italiane. Intanto, qualche settimana fa il premier Conte ha chiesto ed ottenuto un incontro. In una lettera indirizzata al neo presidente del Copasir, Raffaele Volpi, Conte aveva espresso la sua disponibilità ad un incontro, nel tentativo di chiarire ogni dubbio sul ruolo avuto dagli 007 italiani nell’ambito dell’inchiesta sul Russiagate.

Durante il colloquio, Giuseppe Conte ha confermato gli incontri di Barr con i servizi segreti italiani tenutisi nella capitale il 15 agosto e 27 settembre scorsi; ha escluso, però, “qualsiasi coinvolgimento” del Paese nella vicenda nel Russiagate.

Durante una conferenza stampa, tenutasi dopo l’audizione al Copasir, lo stesso premier non ha risparmiato attacchi al leader della Lega:

“Matteo Salvini dovrebbe chiarire cosa ci faceva con Gianluca Savoini. Dovrebbe chiarire se idoneo o no a governare un Paese”.

La replica di Salvini non ha tardato ad arrivare:

“Vado a Mosca per difendere le aziende italiane”.

Intanto, il mutamento in indagine penale della questione Russiagate significa che, chiunque sia implicato nella vicenda, rischia ora un’incriminazione.

Impostazioni privacy