Russiagate, Conte al presidente Copasir: “Sono disponibile ad un incontro”

Congratulandosi per la sua nomina, il premier Conte ha manifestato la propria disponibilità a riferire sul cosiddetto Russiagate. Che cosa è accaduto?

Russiagate
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Vuole chiarire e minare ogni dubbio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. In una lettera diretta al neo presidente del Copasir, Raffaele Volpi, il premier ha manifestato la sua disponibilità ad un incontro. L’obiettivo è di chiarire ogni dubbio sul ruolo avuto dai nostri 007 nell’ambito dell’inchiesta sul Russiagate.

Il premier Conte chiede un incontro

L’articolo 33 dalla legge che nel 2007 ha riformato i servizi segreti prevede un’audizione semestrale del presidente del Consiglio per una relazione “sull’analisi della situazione e dei pericoli della sicurezza”.

Il Premier Conte ha così evidenziato durante il suo intervento al TG3

Mi sono congratulato per lettera con il presidente Volpi e sono a disposizione per concordare un incontro e per riferire al Copasir nella relazione semestrale come prevede l’art. 33 della legge del 3 agosto 2007″

Incontro che il Presidente Conte chiede soprattutto per fugare ogni dubbio e mettere a tacere le voci che da tempo si rincorrono sugli incontri nella capitale tra Barr ed i nostri servizi segreti.

Il ruolo di Mifsud nel Russiagate

Al centro della questione ci sono gli incontri avvenuti nella capitale tra il ministro della Giustizia americano, William Barr, ed i servizi segreti italiani. Incontri finalizzati ad ottenere informazioni su Joseph Mifsud, figura fondamentale del Russiagate, di cui non si hanno più notizie dal 2017. Mifsud, professore maltese, viene descritto nel rapporto Mueller come la miccia che ha rischiato di mandare a monte l’amministrazione americana.

L’ultima persona ad averlo sentito, secondo le ricostruzioni, è la compagna ucraina, con un sms datato 31 ottobre. Da quel momento, di Mifsud si perde ogni traccia. Il colpo di scena, svelato dal Daily Beast, è l’indiscrezione secondo cui Joseph Mifsud si sarebbe rivolto alla polizia italiana, pochi giorni dopo la sua sparizione, proprio per chiedere che venisse offerta una sorte di protezione. In quell’occasione, Mifsud avrebbe registrato una dichiarazione.

A visionare il video, sarebbero stati Barr e Durham durante la loro trasferta italiana.

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