Rissa a Cadice, ragazzo scagionato racconta la verità sul tragico episodio: “Legittima difesa”

La rissa a Cadice ha diverse sfaccettature e ora uno dei ragazzi italiani scagionati racconta come siano andati veramente i fatti di quella tragica sera

Rissa a Cadice
Rissa a Cadice

Dario Bordoni è uno dei ragazzi italiani coinvolti nella rissa a Cadice – Spagna – che vuole raccontare la sua verità e lo fa attraverso il Corriere della Sera.

La ricostruzione della rissa in Spagna

Una rissa fuori dal locale è ciò che si evince dal filmato girato con lo smartphone del responsabile della sicurezza del locale.

Una decina di ragazzi, litigate e poi vari attacchi tra le quali un pugno e poi un calcio alla testa che lascia il ragazzo spagnolo a terra – privo di sensi.

Il ragazzo spagnolo, secondo i media locali, sta meglio ma sarà necessario attendere ancora qualche giorno per verificare eventuali danni celebrali. Uno dei ragazzi italianicome descritto in questo nostro articolo – è stato arrestato, proprio per il calcio violento che ha atterrato l’altro uomo.

Il racconto di Dario Bordoni

Dario Bordoni è uno dei ragazzi italiani coinvolti, anche lui in Spagna per studiare. Scagionato per quel pugno che si vede nel video, racconta come siano andate le cose a Il Corriere della Sera.

Nell’intervista il giovane evidenzia che quello sia stato il primo pugno della sua vita, per legittima difesa e non per altri motivi come scritto da vari giornali:

“il giudice mi ha scagionato, perché conferma che la mia sia stata legittima difesa”

Hanno difeso due ragazze da alcuni ragazzi spagnoli, poi parte la rissa e gli spagnoli prendono di mira proprio uno degli italiani prendendolo in giro per la statura. In quel momento Dario è intervenuto, ma sono stati tutti cacciati via dal locale.

I ragazzi spagnoli hanno aspettato fuori gli italiani ed è partita la violenza, per questo motivo si è dovuto difendere.

Dario sottolinea però che il calcio dell’amico sia ingiustificato:

“la sua è stata una reazione violenta e del tutto gratuita. mi dissocio da quel gesto”

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