Riforma fiscale: taglio dell’IRPEF e aumento dell’IVA. Ecco il piano del Governo

A proposito della riforma fiscale, il Governo mira a tagliare le aliquote Irpef con parallelo aumento dell’IVA.

riforma fiscale

L’obiettivo non è “battere” cassa aumentando le aliquote dell’imposta sui consumi non è tra i piani del Governo.

Adesso è necessaria una riforma fiscale, che è avvertita da tutti i contribuenti, imprese, pensionati e lavoratori dipendenti, che lamentano il peso di un sistema iniquo.

A smentire le ipotesi di un eventuale aumento dell’IVA per finanziare il taglio dell’Irpef è il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che, intervistato da La7, non ha escluso una rimodulazione dell’imposta sui consumi.

Dunque, il Governo Conte mira a ridurre le aliquote dell’Irpef e rimodulare al contempo quelle dell’IVA, per rendere il prelievo più equo.

Di conseguenza, con l’incremento dell’IVA, i beni di lusso saranno i più colpiti.

Dopo il taglio al cuneo fiscale partito il primo luglio, l’obiettivo del Governo Conte è quello di una riforma complessiva dell’Irpef, con l’introduzione di novità anche sul meccanismo di detrazioni e deduzioni fiscali.

Riforma fiscale, taglio aliquote IRPEF: da 5 a 3

Il Governo punta a ridurre da 5 a 3 le aliquote Irpef: l’obiettivo è e resta quello di ridurre la pressione fiscale su famiglie e lavoratori autonomi.

Il nodo principale resta quello delle risorse, considerando il costo considerevole di una revisione di aliquote e scaglioni Irpef.

Il taglio delle aliquote Irpef da cinque e tre è ritenuto una priorità, al quale è necessario accostare parallelamente un ripensamento del sistema di detrazioni e deduzioni, ritenuto complesso e disarticolato.

Riforma fiscale, Governo: IRPEF con quoziente familiare

Il quoziente familiare è un metodo di calcolo di tasse e imposte già adottato in Francia, che i Governi cercano di introdurre in Italia dal 2009.

Questo tipo di tassazione favorisce i nuclei familiari e consiste nel sommare i redditi dei coniugi e dividere il risultato per un numero rappresentativo dei membri del nucleo familiare.

All’aumentare della numerosità dei membri componenti del nucleo familiare, il reddito su cui si applica l’imposta si riduce, cosicché ricade in uno scaglione inferiore ed è soggetto a una aliquota più bassa.

Già Silvio Berlusconi aveva annunciato la volontà di introdurlo in Italia.

 

 

 

 

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