Rifiutarono la chemio per la figlia, genitori di Eleonora Bottaro condannati a 2 anni di carcere

La famiglia della ragazza, che si era ammalata di leucemia, aveva sempre rifiutato le cure tradizionali.

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La Corte d’Appello di Venezia ha confermato la condanna per Lino Bottaro e Rita Benini.

La storia di Eleonora Bottaro

Era il dicembre del 2015 quando comparvero i primi segni della malattia.

Eleonora Bottaro, 18enne di Bagnoli di Sopra, Padova, morì il 29 agosto dell’anno seguente, uccisa dalla leucemia.

Ricoverata inizialmente all’Ospedale di Padova, Eleonora rifiutò la chemioterapia.

Nonostante i medici del nosocomio veneto le avessero garantito l’80% di possibilità di guarigione se si fosse sottoposta ad uno specifico trattamento chemioterapico, Eleonora si fece curare in una clinica svizzera con cortisone e vitamina C, rifiutando sempre le cure tradizionali.

I genitori della 18enne, Lino Bottaro e Rita Benini, sono seguaci del medico tedesco Ryke Geerd Hamer, radiato dall’ordine dei medici.

Secondo la tesi di Hamer, la malattia di Eleonora era la conseguenza di un trauma psicologico, che per la ragazza era stato la morte prematura, deceduto tre anni prima per un aneurisma.

Secondo i precetti del medico, la ragazza si sarebbe salvata assumendo vitamina C.

Confermata la condanna per i genitori

Quando Eleonora Bottaro è deceduta, è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Padova.

“Sarebbero stati non colpevoli, se per ignoranza non fossero stati a conoscenza delle opportunità offerte dalla scienza per salvare la figlia. Ma in questo caso l’ignoranza non c’è, sussiste invece la volontà di andare contro la medicina”

aveva detto il pm Valeria Sanzani.

Questa mattina la Corte d’Appello di Venezia ha confermato la condanna per i genitori di Eleonora Bottaro.

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“Dimostreremo che questa era la sua volontà”

hanno dichiarato Lino e Rita dopo la sentenza.

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